Dopo il tarlo asiatico, nuove piantumazioni al Villaggio degli Sposi
Dopo oltre duecento abbattimenti, è iniziata la messa a dimora delle piante. Dal 21 novembre si estenderà anche in altre aree della città
Dopo i 204 abbattimenti effettuati a febbraio a causa del tarlo asiatico, nome scientifico Anoplophora glabripennis, è stato avviato un progetto di compensazione che prevede la messa a dimora di circa cinquecento esemplari tra alberi e arbusti. Lo rende noto il Comune di Bergamo.
Capofila di questo progetto è stato il quartiere Villaggio degli Sposi di Bergamo dove ieri, venerdì 18 ottobre, è iniziata la messa a dimora in collaborazione con Ersaf, Ente regionale servizi agricoltura foreste di Regione Lombardia.
Gli altri quartieri coinvolti
Le specie selezionate sono diverse e sono state scelte per promuovere a biodiversità, evitando quelle più vulnerabili all'attacco del tarlo. Tra le piante piantumate troviamo Celtis Australis, Cercis Siliquastrus, Gingko Biloba, Sophora japonica, Liriodendron tulipifera e Prunus avium.
Nei prossimi mesi, nell'ambito del progetto Be Tree, un'iniziativa partecipativa organizzata dagli assessorati al verde e alla partecipazione, verranno piantati anche alberi forestali e arbusti da siepe nei quartieri del Villaggio degli Sposi e Grumello al Piano, in particolare nei parchi della Trucca e Aldo Moro.
Dal 21 novembre alberi e arbusti anche in altre aree
«Lavoriamo per ripristinare il patrimonio verde di quartieri duramente colpiti dal tarlo asiatico. Con l’aiuto di Ersaf, che ringrazio, abbiamo iniziato a piantare alberi già ben sviluppati. Per le altre piante in zolla, dovremo attendere che perdano le foglie e entrino in fase di quiescenza», afferma l’assessora al verde pubblico Oriana Ruzzini.
«La presenza del tarlo asiatico rilevata sul nostro territorio ci impone di evitare specie particolarmente vulnerabili e a cambiare il nostro approccio alla progettazione del verde: non più viali alberati ordinati e monotipo, ma una varietà di specie per promuovere la biodiversità, che offre nuovi criteri estetici e rende i territori più resilienti - conclude -. A partire dal 21 novembre, Giornata nazionale degli alberi, pianteremo alberi e arbusti anche in altre aree della città, seguendo le indicazioni dei cittadini e collaborando con scuole e associazioni».
Spero solo che abbiano scelto "essenze" che non ci mettano 25 anni a crescere e che non restino per anni degli imbarazzanti "scopini", metà dei quali non supereranno la prossima estate, che li seccherà inesorabilmente. 8 anni fa il comune in cui vivo (non è Bergamo!) tagliò una decina di tigli per fare un'inutile pista ciclabile (inutile perché non la usa mai nessuno) e li sostituì con alberelli che ancora oggi fanno pena, e alcuni dei quali sono nel frattempo seccati...