All'aeroporto di Orio due nuovi hangar Ryanair e altri 200 posti di lavoro
Lunedì la presentazione delle strutture che si aggiungono alle tre già esistenti e dimostrano l'importanza dello scalo per la compagnia
All'aeroporto di Orio il villaggio degli aerei Ryanair aumenta di numero e gli hangar, i capannoni dove i velivoli vengono riposti per le attività di manutenzione, passano da tre a cinque. Le due strutture sono in realtà già state ultimate e consegnate a dicembre, ma non sono ancora state pienamente sfruttate in attesa della presentazione ufficiale di lunedì mattina, il 6 marzo, alla presenza di Micheal O’ Leary ed Eddie Wilson, amministratori delegati del gruppo e della compagnia.
I nuovi hangar in legno
Per un totale di 20 milioni di euro in tutto, quello dei due nuovi hangar è un investimento che rende chiara l'importanza attribuita dalla compagnia low-cost irlandese allo scalo bergamasco. Ogni hangar è alto 17 metri e largo 50, per 3.500 metri quadrati di superficie, si trova nell’area nord a fianco degli altri e differisce da questi ultimi solo per il fatto di essere in legno.
200 nuovi posti di lavoro
Per l’attività dei due hangar serviranno un centinaio di tecnici specializzati, ma l'indotto totale è di altri duecento posti.
Alessandro Cianciaruso, amministratore delegato della Seas-South East Aviation Services, la società di stanza a Grassobbio specializzata nella manutenzione di aerei in esclusiva della flotta del Gruppo Ryanair in tutta Italia ha spiegato al Corriere Bergamo: «Orio è diventato il centro di eccellenza in Italia per la manutenzione aerea, quello maggiormente specializzato. Abbiamo qui certi tipi di attività come i controlli non distruttivi e le riparazioni strutturali».
L'accademia per manutentori aeronautici
Prova dell'importanza dei manutentori e dello sviluppo della professione, dall'1 gennaio 2022 il personale di Seas è passato da 247 ai 405 dipendenti attuali, con un'età media di 35 anni e la presenza di 25 donne. Cianciaruso sottolinea: «Hanno tutti la licenza di manutentore aeronautico e per far fronte all’incremento di personale abbiamo creato una nostra accademia che forma i tecnici da zero, partendo dalle superiori».