dati in chiaro

Allagamenti a Bergamo: stimati 1,3 milioni di danni per il Comune e 16,5 per i privati

Domani (14 settembre) chiude la piattaforma su cui i cittadini possono avanzare le richieste di risarcimento. 900 tonnellate di rifiuti raccolte

Allagamenti a Bergamo: stimati 1,3 milioni di danni per il Comune e 16,5 per i privati
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di Marta Belotti

Circa 1,3 milioni di euro di oneri a carico del Comune e circa 16,5 milioni segnalati a oggi, venerdì 13 settembre, dai privati sulla piattaforma messa a disposizione sul sito del Comune di Bergamo per i danni subiti. Il modulo per avanzare richiesta di risarcimento è disponibile fino a domani alle 14. Per ora si tratta di stime, ma sono comunque numeri significativi e che danno conto del dramma vissuto dalle famiglie di Bergamo colpite dall'acqua e dal fango lunedì 9 settembre.

Interventi e tonnellate di rifiuti

I dati sono stati riferiti dalla sindaca Elena Carnevali nella conferenza stampa di questo pomeriggio nella quale ha ricordato: «È stato un momento difficile e traumatico per molte famiglie e proprietari di attività che ancora oggi sono impegnati a spalare il fango. Oltre alla consistente perdita di beni materiali e al danno ambientale, si aggiunge anche quella di chi ha perso i propri ricordi e quelle cose e oggetti che fanno parte della storia di ciascuno. Un grazie va poi ai tanti volontari, ben 408, che si sono resi disponibili fin dal primo momento».

Una serie di numeri rendono bene l'idea della mole di lavoro che è stato svolto in questi giorni, così come l'impatto del disastro avvenuto. Gli interventi dei Vigili del fuoco in città, tra il 9 e l'11 settembre, sono stati circa ottanta. Dal 9 settembre a oggi, invece, la Protezione civile e la polizia locale hanno effettuato oltre 130 interventi.

Ben novecento sono invece le tonnellate di rifiuti raccolti e smaltiti dal giorno degli allagamenti a oggi, merito del lavoro di 274 persone e 160 mezzi (per un totale di 2.367 ore di lavoro). Il Comune ricorda però che da adesso non è più possibile lasciare a bordo strada i rifiuti ingombranti e che è attivo il servizio di prenotazione all’indirizzo mail ambienteverdemobilita@comune.bergamo.it, o telefonando, da lunedì a sabato mattina, al numero verde di Aprica 800437678. Una precisazione importante, dato che alcuni hanno pensato bene di "sfruttare" il servizio straordinario per sgomberare case e cantine di mobili e oggetti vecchi: la polizia locale ha infatti sanzionato alcuni cittadini beccati a scaricare i propri rifiuti in modo improprio.

1,3 milioni per il Comune

Nello specifico, gli oneri a carico del Comune sono stati stimati in 650 mila euro per quanto riguarda i danni a edifici, strade e pertinenze comunali (la Social Domus, per esempio, ma anche il parapetto delle Mura venete nel parco di Sant'Agostino e il campo sportivo di Monterosso). A questi ne vanno aggiunti altri 620 mila per quanto riguarda la raccolta straordinaria dei rifiuti e la pulizia delle strade e del verde. Si arriva così al totale anticipato di quasi 1,3 milioni.

Stima di 16,5 milioni per i privati

Ci sono poi i danni, decisamente più ingenti, subiti dai privati, che li hanno potuti indicare tramite l'apposita piattaforma cui si accede dal sito del Comune e prevista da Regione Lombardia. «Ciascuno può caricare la propria domanda, indicando un totale - ha spiegato la sindaca -. Si tratta tuttavia di un calcolo preliminare e che, dopo la chiusura di questa primissima fase, potrà comunque essere modificato. Solo in un secondo momento verrà infatti chiesto ai singoli di fornire dati e documenti precisi. Si potrà quindi assistere a un generale ricalcolo».

Nello specifico, per i privati due sono le sezioni previste: una per il «residenziale privato» e l'altra per le «attività produttive non agricole», come disciplinato dal  d.g.r. n. 8755 del 22 dicembre 2008.

Le domande arrivate per la prima sezione, quella relativa in sostanza alle abitazioni e alle loro pertinenze, sono state 404, per un totale di più di otto milioni di euro. Per quanto riguarda i danni economici, invece, le domande sono a oggi 99, per un totale che sfiora gli otto milioni e mezzo. La stima complessiva è quindi di più di sedici milioni e mezzo.

I livelli di emergenza

Il tutto servirà anche a fare scattare a «un livello successivo» l'emergenza, che ora si trova al livello "A", ovvero locale-comunale. L'obiettivo è fallo passare quantomeno al livello "B", quindi di competenza regionale, con i fondi che dunque dovrebbero arrivare da Regione. A sua volta, Regione potrà chiedere di far scattare il livello "C", ovvero quello di pertinenza nazionale, e allora i fondi arriverebbero dallo Stato. Questi, semplificando, sono i possibili passaggi.

I tempi saranno quindi inevitabilmente molto lunghi. Non solo, la piattaforma non tiene conto di beni se non immobili, questo significa che le auto, problema di molti, non verranno rimborsate, almeno non con questo metodo. «È anche vero che in questa prima fase nei moduli caricati dalle famiglie c'è di tutto, anche giocattoli per esempio - ha aggiunto Carnevali -. È comprensibile, poi nelle fasi successive si valuterà meglio come riordinare queste cifre».

Accordi con banche e Confartigianato

Inoltre, la prima cittadina ha spiegato come l'Amministrazione si stia muovendo anche su altri fronti per andare incontro ai cittadini: «Abbiamo già incontrato la disponibilità di alcune banche e istituti di credito ad andare incontro alle famiglie, perché sappiamo che, soprattutto quando si sta pagando un mutuo o altro, ritrovarsi un imprevisto come un'alluvione può fare davvero la differenza. Inoltre abbiamo stretto accordi con Confartigianato, in particolare con il Consorzio artigiani installatori idraulici bergamaschi e con quello degli artigiani elettrici bergamaschi, per quando le famiglie avranno bisogno di fare le perizie per presentare i documenti ufficiali sui danni».

Per questi servizi messi a disposizione da Confartigianato, i cittadini possono chiamare il numero 3442712530 oppure scrivere una mail a info@consorziocaib.it.

Commenti
Francesco Giuseppe

VEDRAI CHE BERGAMO diceva la Carnevali.

Alessio Brignoli

La penso come Francesco Giuseppe. Aggiungo che Comune, Consorzio di Bonifica, Luogo Pio Colleoni e Uniacque, di fronte a decine di diffide sono rimasti totalmente inerti, dandosi la colpa l'un l'altro come è solita fare la P.A. in Italia !!! 🤡

Michele

Chi possiede nulla perde nulla...

Francesco Giuseppe

Tutti soldi che sarebbero stati risparmiati se il comune avesse fatto la pulizia di fossi, fiumi, boschi della Maresana. Che continueranno a non fare comunque. Tutti soldi dei cittadini, sia quelli privati che quelli comunali.

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