Autostrada

Altro "regalo" alla Brebemi: il Cipess proroga la concessione di ulteriori 7 anni

Europa Verde: «È arrivato Babbo Natale in anticipo, segno che il project financing è definitivamente affondato»

Altro "regalo" alla Brebemi: il Cipess proroga la concessione di ulteriori 7 anni
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Non tutti gli imprenditori privati, per far quadare i conti, possono contare su una costante sponda governativa. Perché questo è quanto succede, a quanto pare, per la Brebemi.

Il 7 novembre infatti il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), presieduto dal ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, con la presenza del Segretario del Cipess, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli, ha approvato una nuova proroga di sette anni della concessione di Brebemi che scadrà quindi il 31 dicembre 2046. Inizialmente la sua scadenza era prevista nel 2033 successivamente era stata prorogata al gennaio del 2040.

Pungente il commento di Europa Verde:

«Babbo Natale è arrivato in anticipo alla Brebemi - ha commentato Dario Balotta -. Il project financing di Brebemi affonda così definitivamente nel tentativo di far quadrare i conti. L'operazione economico-finanziaria attraverso la quale la Regione Lombardia con il Cal doveva realizzare l'autostrada con oneri finanziari di progettazione e realizzazione posti totalmente a carico di società private è fallito miseramente. Non sono bastati 320 milioni di aiuti pubblici e neppure una prima proroga di sette anni della concessione. Ora con questa seconda proroga si spera di avere il tempo per ripagare gli investimenti con i ricavi tariffari, che finora hanno generato un pesante debito, avendo 14 anni in più di concessione e quindi di tempo. Con queste tariffe Brebemi non raggiungerà mai questo obiettivo. Il Cipess doveva pretendere una netta riduzione dei pedaggi (i più alti d'Italia) per rendere almeno usufruibile al territorio questa impattante infrastruttura a tutt'oggi sotto utilizzata».

Commenti
Fabio

L'opera in sé è utile e necessaria. L'unico problema è il costo proibitivo che di fatto annulla tutti i vantaggi della struttura. Il dimezzamento dei costi porterebbe al doppio del traffico con conseguente decongestionamento delle aree adiacenti e della A4.

Luca C.

Opera faraonica osteggiata fin dalla progettazione, così come la Bergamo Treviglio che se non bloccata in tempo consumerà suolo cementificando ed asfaltando terreni agricoli, il tutto con contributi pubblici a fondo perduto, con la triste sorpresa finale del pedaggio! Molti dei comuni interessati hanno presentato progetto alternativo, assai meno impattante e soprattutto privo di pedaggio: Purtroppo il peso politico di queste opere, oscene e devastanti, si percepisce dall'operato di taluni soggetti, qui in primis la Claudia che senza alcuna attenzione per il territorio propina tali mostruosità...FERMATELA!

Andrea

Fra qualche anno probabilmente qualche procura farà qualche accertamento e probabilmente qualche problema emergerà. Probabilmente cadrà in prescrizione e qualcuno l'avrà fatta franca con i nostri soldi. Povera Italia.

Dany

Ed aspettiamo la Bergamo Treviglio per fare il bis.... Che dire!

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