Analisi di campioni d'acqua del lago d'Iseo: situazione migliorata, anche a Costa Volpino
Nel 2022 i valori alla foce dell'Oglio nel paese bergamasco risultavano oltre il limite. Legambiente: «Meglio, dopo anni di criticità»
La situazione del lago d'Iseo, per quanto riguarda l'inquinamento, è decisamente migliorata: a dirlo è il report di Goletta dei Laghi 2023, il progetto di Legambiente che monitora lo stato di salute dei bacini italiani. Dei sei punti sottoposti a campionamento in questa stagione, infatti, tutti sono risultati entro i limiti di legge, compresa la foce del fiume Oglio a Costa Volpino, che lo scorso anno risultava invece oltre i parametri.
I risultati sono stati illustrati ieri mattina (lunedì 3 luglio) durante la conferenza stampa al Parco Gola del Tinazzo a Castro. Presenti Massimo Rota, presidente del circolo Legambiente Alto Sebino, Dario Balotta, presidente del Basso Sebino, Barbara Meggetto, presidente della sezione lombarda, ed Elisa Scocchera, portavoce di Goletta dei Laghi.
Lago più pulito dopo anni di criticità
«Per la prima volta, dopo tanti anni, tutti i punti della sponda bergamasca del lago d’Iseo sono risultati entro i limiti - ha dichiarato Massimo Rota -. Un netto e progressivo miglioramento che, speriamo, non sia solo un caso. In particolare, ci auguriamo che i lavori per depurare le acque dei comuni della Valle Camonica e rendere pulito il fiume Oglio siano finalmente giunti a una svolta».
Le analisi evidenziano un miglioramento, rispetto alle criticità che avevano invece accompagnato il Sebino per diversi anni. «Ripristinare l'ecosistema lacustre significa anche eliminare gli elementi pericolosi per flora e fauna - ha aggiunto Dario Balotta -. Un esempio di ciò è l'enorme montagna di gomma proveniente dal distretto industriale locale, che è stata riversata nel lago decenni fa e che giace sul fondale a una profondità di cinquanta metri. L'avvio dei lavori di bonifica è una nota positiva, ma rimane il dato devastante di un lago utilizzato come discarica, senza che nessuno si assuma la responsabilità di questo danno ambientale».
Le analisi microbiologiche
Dei sei punti monitorati sul lago d'Iseo, tre sono stati campionati in provincia di Bergamo, tre in quella di Brescia. Nella nostra zona, i campioni sono stati prelevati alla foce del torrente Borlezza a Castro, oltre che al canale presso la spiaggia "Bar delle Rose" e alla foce dell'Oglio a Costa Volpino. Nel Bresciano, invece, li hanno collezionati di fronte alla foce del torrente Calchere a Sulzano, allo scarico del pontile nord a Monte Isola e allo sfioratore di Pisogne nel canale industriale in Darsena.
I prelievi li hanno eseguiti tecnici e volontari di Legambiente e i campioni per le analisi sono stati analizzati lo stesso giorno di campionamento o entro le ventiquattr'ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici, ovvero si cercavano enterococchi intestinali ed escherichia coli. Un'area è inquinata quando i batteri superano i limiti di legge, quindi quando gli enterococchi superano le cinquecento Ufc (unità di carica batterica) in cento millilitri, oppure l'escherichia supera le mille Ufc nello stesso volume. Diventa fortemente inquinata quando gli enterococchi superano le mille unità, oppure gli escherichia le duemila per cento millilitri.