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Anche Bergamo ha la sua Roccaraso: boom ai Piani dell'Avaro, anche di maleducati

Qualcuno si è messo in marcia senza le gomme da neve per poi lamentarsi della strada non pulita, altri hanno invaso passeggiando le piste

Anche Bergamo ha la sua Roccaraso: boom ai Piani dell'Avaro, anche di maleducati
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Domenica 2 febbraio, ma anche quelle precedenti, sui bianchi pendii dei Piani dell'Avaro (Cusio), in alta Valle Brembana, sono arrivati tantissimi turisti per passare una giornata sulla neve. Molti di questi si sono messi in macchina senza le gomme invernali, bloccandosi quindi nella salita e creando disagi per le altre auto in coda. Qualcuno di loro si è poi anche lamentato, perché la strada non era stata fatta pulire, nonostante i due euro chiesti per il passaggio. A questo si sono poi aggiunti altri disagi.


Dalla pagina Facebook "Piani dell'Avaro-Cusio" arrivano però risposte e precisazioni: «Quello che è successo domenica ci ha lasciati con un pizzico di amaro in bocca, e ci teniamo a condividere con voi le motivazioni. Certamente siamo consapevoli di non essere né Livigno né tantomeno il Trentino. Non ci riteniamo neanche una destinazione adatta ad accogliere un numero eccessivo di turisti, non abbiamo le caratteristiche e non saremmo neanche in grado di garantire servizi per afflussi troppo elevati, e sicuramente su questo aspetto dovremo ragionare nei prossimi mesi. Secondo noi è fondamentale che chi decide di raggiungerci lo faccia con consapevolezza e rispetto».

«Siamo a 1.700 metri»

Entrano poi nel merito della questione: «La consapevolezza è quella che, sebbene possiate arrivarci in auto, state pur sempre andando in montagna, quella vera, a 1.700 metri, dove può nevicare, fare freddo, e di notte anche gelare, dove bisogna arrivare attrezzati, organizzati, sia per quanto riguarda l'accesso in auto, sia per l'abbigliamento, sia per le attrezzature se ci si vuole avventurare sulla neve».

Sottolineano come «a queste altitudini, con tutta la buona volontà del mondo, è difficile che non appena finita una nevicata la strada si pulisca come per magia. Di conseguenza se ad esempio nevica il sabato notte, la domenica mattina sulla strada ci sarà ancora un pò di neve, e questo può anche comportare situazione».

«Rispetto per la natura»


Continuano: «Ci vuole poi rispetto dell'ambiente e della località, che ricade in un parco naturale, ma anche di chi lavora per farvi trovare pronti servizi e permettervi di passare una bella giornata sulla neve, magari lavorando anche di notte A nostro modo di vedere domenica (ma in generale ogni domenica) da parte di qualcuno è mancata la consapevolezza di dove stava andando e di quello che avrebbe potuto incontrare. Proprio per prevenire problematiche legate agli accessi, martedì scorso abbiamo pubblicato le informazioni da tener presente per poterci raggiungere».

Insulto a chi lavora

La strada sabato 2 febbraio

Il fastidio più forte sono stati però per loro i commenti negativi a chi gestisce i Piani dell'Avaro: «Ma quello che ha dato ancor più fastidio, è stata la mancanza di rispetto soprattutto da parte di chi ha voluto scrivere (e commentare più volte, su più post) "La strada non è stata pulita" o anche "Non si possono far pagar due euro se la strada non viene pulita". Prima di scrivere questo post ci siamo confrontati con tanta gente, e possiamo garantirvi che domenica mattina la strada era nelle condizioni migliori in cui potesse essere, considerato che ha nevicato fino alla sera precedente. Qualcuno ha iniziato a lavorare alle tre di notte per permettervi di trovare una strada pulita e salata, percorribile senza problemi con gomme da neve. Ci sembra davvero irrispettoso nei loro confronti leggere "la strada non è stata pulita", ma credete davvero di sapere com'è una strada che non viene pulita e non viene salata? Per quanto riguarda i due euro, forse avreste fatto più bella figura a non scriverlo. Allo stesso modo probabilmente è stato poco rispettoso insultare ristoratori e operatori se non siete stati in grado di raggiungere la località, tenete sempre presente che molta altra gente c'è riuscita, senza particolari difficoltà, e anche di mattina presto».

Le invasioni della pista

Ai problemi riguardanti l'accesso si sono aggiunti quelli inerenti all'uso scorretto delle piste e degli spazi: «Non possiamo poi non dedicare un pensiero a tutti quelli che a dispetto dei cartelli di divieto e delle raccomandazioni di gestori e noleggiatori, hanno ritenuto necessario passeggiare bellamente sulla pista di sci di fondo domenica pomeriggio, sembrava quasi una domenica pomeriggio in Via XX settembre in centro a Bergamo. Anche questa è una palese mancanza di rispetto, nei confronti di chi prepara la pista (sempre di notte), di chi paga un biglietto per poterla utilizzare, e anche di chi ha continuato a segnalare che non è consentito camminarci sopra. Ed è anche una questione di sicurezza, perché se per caso la vostra presenza in pista provoca cadute e infortuni ad uno sciatore, in quel caso non ve la cavereste con un semplice avvertimento. Se salite ai Piani dell’Avaro, e volete passeggiare sulla neve, provate l'esperienza di una camminata con le ciaspole sulla neve fresca».

L'unica vera mancanza

Sul finale ammettono però che una mancanza effettiva c'è stata: «È vero, per onestà comunicativa dobbiamo anche confermare che domenica non è stato possibile noleggiare l’attrezzatura per lo sci di fondo. Purtroppo il gestore ha riscontrato un problema su accordi presi con altri gestori e l'attrezzatura era praticamente assente. Chiediamo scusa per non averlo potuto comunicare».

Commenti
Maria Teresa

Noi siamo frequentatori dei piani dell'Avaro tutto l'anno in quanto ci piace camminare ed è un luogo veramente incantevole. Pagare un pedaggio per accedere, non significa poter fare quello che si vuole, tantomeno non portare rispetto per chi si alza alle 3 del mattino per pulire la strada e fare manutenzione. Il territorio va tenuto e servono tante energie senso civico,soldi, ma sopratutto rispetto nei confronti di chi si adopera per mantenerlo intatto. Arrivare da turista, notare tutto quello che non va, fa veramente male. Mettete un po di cuire e anima e vedrete che una bella giornata passata ai puani vi fortifichera e vi renderà migliori

Marco

Si rimbalzano le responsabilità, ma ognuno ha le sue colpe, che artatamente nasconde, accusando la controparte. E nessuno chiede scusa. Alla fine, si minacciano reciprocamente, con azioni che sanno tanto di gravi omissioni preventive perpetrate da entrambi

Mario

il prossimo weekend di sole verranno multate tutte le auto parcheggiate in divieto di sosta sui tornanti a salire!parola del comune!voglio proprio vedere!. Raggiunto il parcheggio pieno bisogna chiudere la strada!!! Poi per portar su le bestie a pascolare a dieci euro a testa ci puoi mettere la navetta.

Luigi

I soliti MILANESI baùscia.

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