Il caso

Anche in Val Brembana, dal prossimo anno, stretta su scialpinisti, escursionisti e ciaspolatori sulle piste

Dopo il comprensorio di Lizzola, anche Foppolo-Carona non ha più intenzione di tollerare chi utilizza le piste senza autorizzazione

Anche in Val Brembana, dal prossimo anno, stretta su scialpinisti, escursionisti e ciaspolatori sulle piste
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Dopo il comprensorio di Lizzola, che ha vietato l'utilizzo delle piste da sci a scialpinisti, camminatori e ciaspolatori, anche l'alta Val Brembana sembra volersi orientare verso questa direzione.

A parlare, a L'Eco di Bergamo, è stato Marco Calvetti, direttore del comprensorio Foppolo-Carona, che ha annunciato: dalla prossima stagione, scialpinisti e ciaspolatori sulle piste non saranno più tollerati.

Ai Piani di Bobbio ci sono i carabinieri

Anche la legge è chiara in tal senso: le piste, infatti, sarebbero riservate ai soli sciatori. Ciò non ha comunque frenato il fenomeno che, anzi, è andato via via sempre aumentando.

Nel comprensorio di Foppolo-Carona, sono spesso intervenuti i carabinieri di Zogno, che hanno staccato una ventina di sanzioni finora.

Addirittura ai piani di Bobbio esiste un presidio giornaliero, con tre carabinieri, che ha permesso di diminuire il numero di scialpinisti, pedone e ciaspolatori. A Colere, invece, c'è un sentiero scialpinistico dedicato.

Il rischio principale è legato alla pericolosità: capita che spesso, gli scialpinisti utilizzino le piste dopo la battitura, mettendo a rischio gli sciatori che potrebbero trovarsi dei solchi. Altre volte vanno di sera, con il rischio di incontrare i mezzi con il verricello. L'obiettivo, ora, è quello di aprire un tavolo tra Comuni e operatori turistici, per trovare insieme una soluzione al fenomeno.

Commenti
Franca

Visto che il fenomeno è in aumento, sarebbe il caso di creare alcuni percorsi anche per chi non scia, perché la montagna è libertà, e deve essere di tutti.

Rosangela savoldelli

Penso che la montagna dovrebbe essere accessibile a tutti non solo a chi può permettersi gli skipass a prezzi folli. Credo che bisognerebbe trovare soluzioni alternative alle multe

Stefano Savonitto

Penso che le leggi sulla montagna le debbano fare i montanari. Altrimenti sono astruse e limitative, come il divieto di scialpinismo durante il covid.

Paolo Romanin

La soluzione è molto semplice ma come al solito manca la buona volontà. Date l'obbligo ai proprietari degli impianti di segnalare (a bordo pista o su sentieri collaterali se esistono) dei percorsi di risalita. Per la discesa si potranno usare le piste con un minimo contributo alla battitura.

Gede

Visti i costi degli impianti molti locali si sono già spostato verso lo sci alpinismo. Occorrerebbe regolamentare invece di proibire. Vedi in Alto Adige dove le piste sono aperte a turno una sera alla settimana con grande felicità dei ristoratori e i parcheggi sono a pagamento.

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