Il caso

Anche in Val Brembana, dal prossimo anno, stretta su scialpinisti, escursionisti e ciaspolatori sulle piste

Dopo il comprensorio di Lizzola, anche Foppolo-Carona non ha più intenzione di tollerare chi utilizza le piste senza autorizzazione

Anche in Val Brembana, dal prossimo anno, stretta su scialpinisti, escursionisti e ciaspolatori sulle piste
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Dopo il comprensorio di Lizzola, che ha vietato l'utilizzo delle piste da sci a scialpinisti, camminatori e ciaspolatori, anche l'alta Val Brembana sembra volersi orientare verso questa direzione.

A parlare, a L'Eco di Bergamo, è stato Marco Calvetti, direttore del comprensorio Foppolo-Carona, che ha annunciato: dalla prossima stagione, scialpinisti e ciaspolatori sulle piste non saranno più tollerati.

Ai Piani di Bobbio ci sono i carabinieri

Anche la legge è chiara in tal senso: le piste, infatti, sarebbero riservate ai soli sciatori. Ciò non ha comunque frenato il fenomeno che, anzi, è andato via via sempre aumentando.

Nel comprensorio di Foppolo-Carona, sono spesso intervenuti i carabinieri di Zogno, che hanno staccato una ventina di sanzioni finora.

Addirittura ai piani di Bobbio esiste un presidio giornaliero, con tre carabinieri, che ha permesso di diminuire il numero di scialpinisti, pedone e ciaspolatori. A Colere, invece, c'è un sentiero scialpinistico dedicato.

Il rischio principale è legato alla pericolosità: capita che spesso, gli scialpinisti utilizzino le piste dopo la battitura, mettendo a rischio gli sciatori che potrebbero trovarsi dei solchi. Altre volte vanno di sera, con il rischio di incontrare i mezzi con il verricello. L'obiettivo, ora, è quello di aprire un tavolo tra Comuni e operatori turistici, per trovare insieme una soluzione al fenomeno.

Commenti
Renato

Lasciate liberi di salire a bordo pista, è meglio mettere cani antidroga e fare test alcolico alla partenza degli impianti. Troppi sciano senza rispetto degli altri. Viva la montagna libera e rispettata.

Fabio

I percorsi alternativi per scialpinismo e ciaspole ci sono, basta che la gente li segua e non succede nulla

Luca

Siamo il paese più idiota del mondo che non sa regolare lo spazio per tutti... Regala i monopattini col bonus e gli permette di andare sulla strada statale... Adesso vuole evitare di camminare a bordo pista alle persone che vogliono fare una passeggiata o magari raggiungere il proprio compagno in un rifugio... Ci vuole poco buon senso a far capire a tutti dove stare senza dare fastidio agli altri! Questo paese è diventato davvero insostenibile, pieno di regole stupide per dare solo multe.... Senza educare e senza spiegare il senso civico della vita!

Attilio

Basterebbe dedicare dei sentieri per gli sci alpinisti, e semplice

Marco Giuseppe Rino Zordan

Quanta malcelata ipocrisia, spiace registrarlo: la ragione per cui si proibiscono le piste è solo di "daner", squisitamente economica economica, con buona pace di iperboli sulla sicurezza o peggio. "i solchi sulle piste degli sci di alpinismo" (ma dove viviamo sulla montagna di sapone!). Questa tipologia di fruitori del contesto alpino, peraltro molto più rispettosa, competente e solita alla montagna e delle sue dinamiche, di quanto lo siano gli sciatori, sempre più occasionali, non interessa economicamente gli operatori della montagna invernale, perché poco inclini alla spesa, e perché consumatori "poveri", di seconda serie. Se facciamo un'analisi di pura economia, rileviamo che uno sciatore .medio di oggi, ha bisogno di tutto dagli sci a noleggio, allo skypass, al pranzo, al grappino per finire con il bombardino e il cocktail supportato da DJ set dell'apres sky! È un portatore sano di danari sonanti. Gli altri lo sono indubbiamente di meno. E allora vendiamo ai comuni e alle istituzioni la narrazione partigianamente ipocrita della sicurezza sulle piste e riserviamo il bene della montagna ad uso esclusivo di chi è disposto a spendere. E guardate bene... io sono uno sciatore dai lontani anni 70, dove un discorso del genere neanche sarebbe stato concepito. Ma su questo terreno non troveranno facile vittoria, troppe le persone che amano la montagna e non possono ammettere che diventi una vacca da mungere ad uso e consumo di pochi gestori e operatori della montagna che si ergono a arroganti comandanti, arroganti, del vapore! La montagna è e rimane di tutti e x queste dinamiche buon senso e ragionevolezza permettono di autodeterminare i comportamenti.

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