Ancora uno sciopero per i lavoratori di Rsa e sanità privata. Sono tremila in Bergamasca
Dopo la protesta di settembre, non è ancora cambiato nulla e il tema torna in auge, coinvolgendo tantissimi bergamaschi di diverse strutture

In Bergamasca riguarda quasi tremila addetti la mobilitazione nazionale per le lavoratrici e i lavoratori della sanità privata e delle Rsa con contratto Aris e Aiop indetto per giovedì 22 maggio.
A proclamare lo sciopero Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl che intendono con questo chiedere il rinnovo del contratto collettivo Aiop/Aris della sanità privata, scaduto ormai da anni, e la sottoscrizione di un contratto unico per le Rsa.
Mancato rinnovamento anche da 12 anni
Dopo lo sciopero del 23 settembre scorso, che aveva registrato un'ottima adesione anche in Bergamasca e aveva dato seguito alle proteste iniziate a luglio, si tratta del secondo pacchetto di mobilitazione nazionale. «Il Ccnl sanità privata è scaduto da oltre sei anni, quello Aris Rsa da ben dodici. Non c'è più tempo – dichiara Andrea Bettinelli, Fp Cgil –. È inaccettabile che chi lavora ogni giorno per garantire cure e assistenza sia ancora privo di un contratto rinnovato, con salari fermi e nessun riconoscimento professionale. È una questione di dignità».
Il presidio lombardo si terrà a Milano, davanti alla sede di Regione Lombardia, dalle 10 alle 13, con la partecipazione delle delegazioni sindacali e delle lavoratrici e lavoratori provenienti da tutta la regione.
Chi è coinvolto in Bergamasca
In provincia di Bergamo, lo sciopero riguarda tanti addetti, in quanto comprende strutture come Habilita (Poliambulatorio San Marco di Bergamo, Istituto di Neuro-riabilitazione di Zingonia, Ospedale Faccanoni di Sarnico), Humanitas (Clinica Gavazzeni e Clinica Castelli), Gruppo San Donato (Policlinico San Marco di Zingonia e Policlinico di Ponte San Pietro), l'Istituto Clinico Quarenghi di San Pellegrino Terme, la Casa di Cura Palazzolo, la Clinica San Francesco, le sedi NephroCare di Seriate, Gazzaniga e Trescore e i centri Ferb di Trescore, Gazzaniga e Calcinate.
A questi si aggiungono circa trecento lavoratrici e lavoratori delle Rsa che applicano il contratto Aris, come la Rsa Sacro Cuore di Bergamo e quella di Torre Boldone.