Antenna di Valtesse, Ruzzini: «Aperta un’interlocuzione con il gestore e con il proprietario della struttura»
L’assessora risponde a due interrogazioni: «L’intento è quello di valutare insieme altre soluzioni per l’installazione del ripetitore»
L’installazione della nuova antenna per la telefonia al Tennis Club di via Ruggeri da Stabello a Bergamo è finita al centro di due interrogazioni a risposta scritta dell’opposizione a Palazzo Frizzoni. Oggi, giovedì 18 luglio, sono arrivate le risposte dell’assessora di competenza - a Transizione ecologica, Ambiente e Verde - Oriana Ruzzini.
Sull’interrogazione numero 1, del consigliere leghista Alessandro Carrara, Ruzzini scrive:
«La notizia dell’installazione dell’antenna in via Pietro Ruggeri da Stabello non è stata condivisa con i residenti ma sarà mia premura per le eventuali prossime installazioni informare, per quanto possibile, la cittadinanza su quanto accade nei quartieri se di impatto rilevante. Nel caso in questione la comunicazione è comunque avvenuta con la pubblicazione in Albo Pretorio dell’emissione del titolo autorizzativo alla realizzazione. Come è noto la regolamentazione delle installazioni è in capo alla normativa nazionale (D.Lgs. 259/2003) mentre la valutazione ed il controllo dell’impatto in termini di esposizione è a carico di Arpa (ente regionale). Il Comune pertanto si limita a rilasciare una autorizzazione in conformità con quanto sancito e valutato dagli enti sovracomunali».
In ogni modo, l’opera e la sua collocazione sono state ritenute idonee dagli enti preposti per il rispetto dei limiti emissivi e dunque non impattanti sulla salute della cittadinanza. Riguardo il cantiere:
«non si rilevano mancanze o inadempienze segnalate da Ats o dalla polizia locale. Considerato l’oggettivo impatto estetico l’assessorato ha aperto un’interlocuzione con il gestore e con il proprietario della struttura al fine di valutare insieme altre soluzioni per l’installazione della stessa antenna. Il ridimensionamento pare ad oggi un’ipotesi meno percorribile perché abbassando la struttura c’è anche la possibilità (da verificare) che si avvicini il campo elettromagnetico all’area residenziale e dunque peggiorino i livelli di esposizione. Ci riserviamo comunque di contemplare ogni scenario possibile nell’interlocuzione con Wind e con Pti (proprietaria dell’antenna) al fine di ridurre il disagio subito dalla cittadinanza».
All’interrogazione numero 5, dei consiglieri di Fratelli d’Italia Filippo Bianchi, Arrigo Tremaglia, Ida Tentorio, Cristina Laganà, Ruzzini risponde:
«Grazie per l’invito a convocare la seconda Commissione Consiliare, è ciò che intendo fare alla luce delle modifiche di legge in materia apportate dall’attuale governo Meloni (innalzamento dei limiti da 6 V/m a 15 V/m) invitando a partecipare gli enti interessati, Ats e Arpa. Nello specifico, sul tema dell’antenna di via Pietro Ruggeri da Stabello, questo assessorato ha aperto una interlocuzione con i residenti, nonché con il gestore ed il proprietario dell’infrastruttura. Ad oggi non ci sono spostamenti in programma ma se a seguito delle interlocuzioni in atto ci saranno sviluppi li comunicheremo in sede di Commissione».
Il Comune annuncia di avere vinto il ricorso presentato da Iliad Italia per aver negato l’autorizzazione alla realizzazione di un nuovo impianto di telefonia mobile da collocare sulla copertura di un edificio in via Bettoli, angolo via Verdi. La richiesta, nata nel 2022, aveva ricevuto parere non favorevole dagli uffici comunali che avevano evidenziato il contrasto del progetto proposto con la disciplina regolamentare dell’ente. Si tratta di una prassi che va consolidandosi alla luce di altre vittorie legali identiche per motivazione dei giudici amministrativi in via Goito e via Benassi. Anche in questo caso viene infatti rilevato infatti che il nuovo impianto di telefonia mobile, da installare in un’area ricompresa nel centro storico, non garantiva attraverso soluzioni tecnologiche innovative né bassi impatti radioelettrici, né il minimo impatto visivo-paesaggistico-ambientale. Dopo il ricorso presentato da Iliad Italia, il Tar ha confermato ancora una volta la correttezza dell’operato del Comune di Parma, sottolineando che l’Amministrazione non ha reso impossibile la copertura di rete di quest’area, come invece sostenuto dalle società di telefonia, ma ha correttamente valutato l’impatto della singola installazione presa in esame. Per vs. opportuna informazione: "L’Amministrazione Comunale in questo modo, si riporta nella relazione, ha “esercitato opportunamente una discrezionalità finalizzata a contemperare gli interessi di salute, paesaggio, ambiente e diritti di comunicazione”.
Scusate, mi sembra di ricordare che quando è stata installata l'antenna all'interno del terreno della "Grotta Azzurra ",sempre in Valtesse, alcuni anni orsono, non ci siano state recriminazioni!!! Vogliamo wifi, internet, tutto a portata di click!!! X favore, basta ipocrisia, basta uscire da casa e respirare l'aria per stare male!!!
Ma basta con sta antenna, DISTURBA I POTERI FORTI?
Bah, secondo me le rotonde funzionano adesso, dopo qualche peripezia e Valtesse, dove risiedo, ha scelto Carnevali in larga misura, evidentemente non sentendosi così abbandonato. Ma detto questo, ci sono più di cento antenne in città (avevo letto una statistica). Che cosa vuol dire "toglietela da Valtesse"? E gli altri quartieri? E le altre antenne a Valtesse? Ci sono, sono controllate. I cellulari li usiamo tutti, o no?
La prego signora Ruzzini , la precedente giunta non ha avuto la minima attenzione per il mio quartiere (Valtesse) e ci ha messo 2 rondò,totalmente inutili , pagati da noi contribuenti .....sarebbe l'ora di pensare alla nostra salute e togliere quell'antenna. Valtesse non è un quartiere disabitato !!!!!!