Approvato dalla Giunta di Bergamo il nuovo Pgt: adesso passerà in Consiglio comunale
Da lunedì 8 aprile il documento esaminato dalle Commissioni e in Aula: l'iter per la versione definitiva dal 2 al 12 aprile
La Giunta di Bergamo ha approvato ieri (giovedì 28 marzo) il Piano di governo del territorio, il documento che definirà lo sviluppo di Bergamo da qui ai prossimi dieci anni.
L'iter del documento
La città di domani, nell'idea della Giunta, dovrà essere più sostenibile, inclusiva e attrattiva: su queste tre direttrici principali si è infatti sviluppato il lavoro, che ha portato alla stesura del gruppo di 130 documenti diversi che tornerà, nella sua versione definitiva, sui tavoli del Consiglio Comunale dopo Pasqua per l'approvazione definitiva.
Si partirà dunque in Commissione martedì 2 aprile, per passare poi da cinque Consigli, da lunedì 8 aprile, arrivando a martedì 9 con la presentazione, a mercoledì 10 e giovedì 11 per la discussione in aula e, infine, la chiusura con repliche venerdì 12 aprile. In seguito, si chiuderà un lavoro durato oltre tre anni e iniziato nel 2021. A dicembre scorso si erano depositate circa duecento osservazioni, quasi un terzo delle circa seicento arrivate in occasione dell'iter di approvazione del precedente Piano del 2010, adottato dall'amministrazione Bruni e approvato da quella Tentorio.
«Il nuovo Piano consente all’Amministrazione comunale di dotarsi di uno strumento all’altezza di tempi, consolidandola riqualificazione e rigenerazione urbana e superando la difficile gestione del vecchio piano urbanistico, approvato ormai più di dieci anni fa - ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica, Francesco Valesini -. Il numero tutto sommato contenuto di osservazioni, rispetto al passato, ci conferma la validità di quanto abbiamo promosso in questi anni e della lettura delle trasformazioni in corso».
I dettagli del nuovo Pgt
In sintesi, alla base del nuovo piano c'è il concetto per cui la città si trasforma su se stessa, senza più espandere il territorio edificato e ripensando gli strumenti di gestione e governo della conformazione esistente. Le infrastrutture e lo spazio pubblico al centro dello sviluppo, dando importanza a mobilità e accessibilità. Si è scelto di valorizzare l’ambiente, aggiornando il progetto della Cintura verde (acquisizione di trecentomila metri quadri di territorio, attraverso la compensazione urbanistica) e rafforzando le tutele del territorio. I servizi pubblici esistenti saranno migliorati per un nuovo welfare urbano e la cultura sarà motore dello sviluppo, valorizzando il patrimonio edilizio.
Tagliata l'edificabilità
Saranno inoltre tagliati 1.150.000 metri cubi di edificabilità, poco meno di quattrocentomila metri quadri, il più significativo mai realizzato in città (furono poco meno di ottocentomila i metri cubi ridotti dall’attuale Piano rispetto a quello precedente). Gli ambiti di trasformazione vengono ridotti drasticamente a soli tre: Porta Sud, l’ex Gres e l’ex Reggiani, tutte grandi aree dismesse ancora da riqualificare. Tutti gli altri ambiti – erano 41 nel piano vigente – vengono cancellati laddove previsti su suolo libero, mentre i restanti passano nel Piano delle regole, con norme più vincolate, ma anche maggiormente semplificate.
Il Pgt prevede inoltre di incrementare di altri 3,3 milioni di metri quadri l’estensione del Parco dei Colli, con la nascita di una nuova vasta area verde, il “Parco delle Piane Agricole”, che si estenderà dalla Valle di Astino ed abbraccerà la città a sud fino alla Martinella, attraverso una serie di stanze verdi che passano dal Parco Martin Lutero alla Trucca al Parco Ovest, fino al sistema dei Corpi Santi.
Attenzione al sociale
Tra gli obiettivi, anche l’obbligo di riconoscere il doppio della percentuale di housing sociale rispetto a quella oggi prevista – la quota passa dal 10 per cento al 20 per cento -, laddove si preveda la realizzazione di nuove destinazioni residenziali. L’8 per cento di questa quota potrà essere messo in vendita a valori convenzionati, mentre il restante 12 per cento verrà messo sul mercato in affitto calmierato o, in alternativa, potrà essere “monetizzato” all’Amministrazione comunale, che si impegna a finanziare con il ricavato il nuovo Fondo per l’abitare.
Il miglioramento dello spazio pubblico e dei quartieri si svilupperà a partire dalle scuole: il Piano, di fatto, fornisce un ampio ventaglio di possibilità di sviluppo e di soluzioni, tanti quanti sono i plessi scolastici presenti nel territorio cittadino, lasciando l’individuazione delle loro priorità alla partecipazione dei cittadini e alle reti di quartiere.
Grandi opere
Il nuovo Pgt recepisce poi le nuove opere che il Pnrr è destinato a realizzare a Bergamo (la ferrovia tra la stazione e l’aeroporto di Orio al Serio, la nuova tramvia verso Villa d’Almè, l’E-Brt che collegherà Bergamo alla sede dell’Università di Dalmine su tutte) e le pone al centro dello sviluppo della città dei prossimi anni. Lungo queste cosiddette "dorsali della rigenerazione" si orientano anche le più significative novità del piano sulle politiche del commercio.
Luoghi di culto
Il piano delle attrezzature religiose individuerà 5 nuovi luoghi di culto in Celadina, in via Borgo Palazzo, Campagnola e San Tomaso. Qui il Comune, attraverso un avviso pubblico, ha individuato le aree, dove chi è interessato potrà realizzare edifici di culto. Potrà quindi essere un luogo per edificare una nuova chiesa cattolica, ma anche per una chiesa valdese o un centro islamico. Il Pgt dice che in quell’area può essere attivata la procedura, ma non specifica a quale confessione destinarla.
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