Ascensore (ancora) guasto sulla passerella, costretta a portare in spalla l'anziana disabile
Accade sul collegamento tra Campagnola e Malpensata. Loredana Belloni stava accompagnando due persone anziane (di cui una disabile) quando si è trovata di fronte all'ascensore nuovamente fuori servizio.
Inaugurato nemmeno un anno fa, ma già fuori servizio – con tutti i disagi del caso, specialmente per famiglie, anziani e disabili. Stiamo parlando dell'ascensore che permette (o almeno dovrebbe) di accedere agevolmente alla passerella ciclopedonale che connette Campagnola alla Malpensata, scavalcando la circonvallazione. Vittime del disagio – l'ennesimo – due persone anziane di cui una disabile e la loro accompagnatrice, Loredana Belloni, che ha scritto una lettera alla nostra Redazione per raccontare la loro disavventura e denunciare il malfunzionamento.
Erano circa le 11:30 di ieri, domenica 24 luglio, quando la signora Belloni è partita da Campagnola a piedi insieme a due persone anziane, di cui una disabile in carrozzina, con destinazione Malpensata. Il primo ascensore è tutto ok, «sporcizia e degrado» a parte, e insieme percorrono la passerella ignare di ciò che le avrebbe attese poco più in là: il secondo ascensore è fuori servizio. Che fare? «Non c'è nessuno a cui chiedere una mano – scrive la signora Belloni – me la devo cavare da sola, io e le maledette barriere architettoniche create da chi ha trovato la soluzione dell'ascensore che è quasi sempre fuori servizio. Perché non comunicarlo sotto? Perché farci arrivare fin lì senza avere scelta?».
L'unica soluzione è scendere le scale: azione semplicissima per i più, ma che per la signora Belloni e le due persone anziane e disabili diventa un vero e proprio incubo. «Sono costretta a caricarmi la persona disabile sulle spalle – prosegue – lasciare l'altra persona anziana alla carrozzina e cominciare a scendere le scale a mio rischio e pericolo, sotto il sole delle 11:30. La paura della persona disabile, che rassicuro, è la mia paura di non farcela». Con fatica, gradino dopo gradino, entrambe arrivano in fondo, non senza «tensione e sudore, le mani scivolano ma so che non posso mollare».
Una volta di sotto, un passante si offre di sorreggere la persona disabile, mentre la lettrice torna indietro per recuperare la carrozzina e aiutare l'altra persona anziana a scendere. «Una volta ricongiunte, si sono abbracciate per sdrammatizzare la situazione. Come un'avventura da Camel Trophy». Va da sé che il ritorno a Campagnola si è rivelato altrettanto pericoloso: le tre donne sono state costrette infatti ad attraversare la circonvallazione, dove transitano numerose automobili ogni giorno. «Segnalo e denuncio la situazione della passerella perché quello che doveva essere un ponte di collegamento tra Campagnola, quartiere periferico, con il resto della città si conferma una soluzione pericolosa, gravosa, che genera costi continui di manutenzione dell'ascensore quasi sempre fuori uso».
Nell'ottobre 2021, a meno di un mese dalla sua inaugurazione, i vigili del fuoco sono dovuti entrare in azione una decina di volte per liberare persone rimaste intrappolate nell'ascensore a causa di continui e frequenti guasti, a oggi ancora non risolti. «Ci si trova con altre persone, chi con la bicicletta, chi col passeggino che si lamenta con me esprimendo solidarietà e coraggio per ciò che ho fatto – conclude Loredana Belloni –. Se serve, son disposta a fare formale denuncia».