Il convegno

Assistenza per pazienti neurologici, Malanchini a San Pellegrino: «Il Governo garantisca risorse, non ostacoli»

Incontro nazionale con la Rete che unisce pazienti e familiari. «Dobbiamo eliminare la burocrazia e dare alla cura qualità umana, non solo economica»

Assistenza per pazienti neurologici, Malanchini a San Pellegrino: «Il Governo garantisca risorse, non ostacoli»
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di Giambattista Gherardi

«Dobbiamo creare occasioni di dialogo con la politica, ragionando sui fatti senza pregiudizi, cogliendo l'opportunità di fare sempre piccoli passi in avanti per pazienti e familiari». È condensato nel messaggio del neurologo Giampietro Salvi il senso dell'incontro che ieri, sabato 30 settembre, all'Hotel Bigio di San Pellegrino Terme ha visto confrontarsi la Rete delle associazioni italiane per il supporto delle persone con gravi cerebrolesioni acquisite (e delle loro famiglie) con il consigliere regionale leghista Giovanni Malanchini, presidente della Commissione Autonomia di Regione Lombardia.

Un dialogo serrato, aperto dall'intervento in cui Malanchini ha ricordato i punti chiave della legge 23/2022 con cui la Lombardia ha messo nero su bianco la volontà di dare all'assistente familiare (il cosiddetto caregiver) un maggior supporto. «L'idea - ha spiegato il consigliere - è introdurre nei diversi Ambiti territoriali delle Ats (in cui agiscono anche i sindaci) nuove figure professionali di supporto a pazienti e familiari, con uno stanziamento iniziale di mappatura e reperimento professionisti per novecentomila euro».

«Spesso le scelte legislative delle Regioni vengono osteggiate dal Governo - ha aggiunto Malanchini -, che ricorre e blocca le novità per supposto conflitto con le prerogative nazionali. E questo avviene nonostante la Regione metta in campo proprie risorse. È l'essenza delle nostre istanze di autonomia. La nuova legge propone inoltre di favorire (una volta conclusa la necessità di assistenza del paziente) il reinserimento lavorativo del caregiver, garantendo adeguata copertura assicurativa e previdenziale».

Le note dolenti sono arrivate quando si è necessariamente parlato di coperture finanziarie. «Su questo tema - ha detto Malanchini - devo dare risposte scontate, o magari rimandare tutto al ministro del Bilancio, poichè troppo spesso il Governo con la finanziaria pensa a tagli e minori stanziamenti». Le famiglie, dal canto loro, hanno ricordato come le migliori intenzioni della politica si scontrino nella realtà quotidiana con una burocrazia asfissiante e con il concreto pericolo che l'impegno di chi presta assistenza in ambito pubblico finisca per essere "di routine" e poco motivato, con l'aggravante di regole che di fatto sono più economiche (parametri Isee, ecc...) che terapeutiche.

La giornata a San Pellegrino si era aperta con il convegno che ha riunito esperti in medicina neuroriabilitativa da tutta Italia, organizzato dall’Associazione Genesis (di cui Giampietro Salvi è presidente) con il patrocinio dell’Istituto Clinico Quarenghi, della Rete (Associazioni Italiane Riunite per il Trauma Cranico e le gravi Cerebrolesioni Acquisite) e di OFI Bergamo (Ordine Fisioterapisti). Si è discusso di "Aspetti innovativi nella terapia, assistenza e riabilitazione nelle malattie neurologiche".

Fra i relatori (seguiti da un centinaio di operatori particolarmente partecipi) c'erano il dott. Andrea Marini da Pavia; la prof.ssa Lucia Lucca da Crotone; la prof.ssa Donatella Saviola e il prof Antonio De Tanti dell'Istituto Cardinal Ferrari Fontanellato (Parma); la dott.ssa Francesca Giulia Magnani da Milano; la prof.ssa Susanna Lavezzi da Ferrara; il prof. Stefano Mazzoleni da Pisa e la dott.ssa Anna Estraneo da Napoli. Presenti anche i bergamaschi dott.ssa Nicoletta Colombi e il dott. Fabrizio Togni.

Il Premio Genesis a Maria Elena Villa di A.R.C.O. 92

È stato consegnato anche il Premio Genesis “Città di San Pellegrino”. Quest'anno è andato ad A.R.C.O. 92 Onlus, Associazione per la Riabilitazione delle persone in stato di coma di Roma e Messina. A ritirare il premio è stata la presidente e fondatrice Maria Elena Villa, nel ricordo del figlio deceduto e motivo iniziale del suo impegno. Dall'incontro con il consigliere regionale Malanchini sono emerse le lucide, determinate e commoventi testimonianze di due famiglie, di Rivolta d'Adda e Lecco, che hanno raccontato storie di ordinaria difficoltà, in cui l'aspetto umano e la competenza di operatori e strutture d'eccellenza hanno fatto un'enorme differenza.

«Sono stato sindaco - ha chiosato Malanchini - e sono convinto che proprio approfondendo singoli casi e specifici problemi si possono trovare linee d'indirizzo virtuose». Dalle associazioni fuori Lombardia è arrivato l'auspicio di esportare il "modello San Pellegrino" di confronto e dialogo anche in altre regioni. Il dott. Salvi ha promesso di provarci, perchè «passo dopo passo, come avviene in fase di riabilitazione, possiamo fare molto». E come ha affermato ad alta voce una paziente dagli occhi lucidi, «meno male che Salvi c'è».

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