Fontana: «Da lunedì 3 gennaio la Lombardia passa in zona gialla» (cambia poco o nulla)
Per i cittadini cambia poco o nulla, visto che l'obbligo di utilizzo anche all'aperto della mascherina è già in vigore
La notizia era nell’aria già da almeno una settimana, ma oggi è arrivata la conferma per bocca del presidente Attilio Fontana: da lunedì prossimo, 3 gennaio, la Lombardia passerà in zona gialla. «I dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità confermano il superamento dei parametri da zona bianca», ha detto il governatore.
Nei fatti per i lombardi cambierà poco o nulla, visto che non ci sono particolari variazioni in merito alle misure da rispettare; l'utilizzo della mascherina all'aperto, infatti, è già prevista per tutte le fasce di rischio, compresa quella bianca. «L'espansione della variante Omicron – ha spiegato Fontana - ha accelerato la diffusione del virus, ma per il momento, soprattutto sui soggetti vaccinati, si sta dimostrando meno aggressiva delle precedenti. L'arma per superare anche questa nuova recrudescenza resta la vaccinazione».
Ad oggi il ritmo di vaccinazioni in Lombardia oscilla tra le 110 mila e le 120 mila inoculazioni al giorno, comprensive di prime, seconde e terze dosi. «Sono fiducioso - ha proseguito il presidente -. Se tutti i lombardi continueranno ad aderire alla campagna vaccinale come sta accadendo in questi giorni, riusciremo a contenere la situazione e, soprattutto, a garantire la tenuta delle strutture ospedaliere. Ringrazio a nome di tutti i lombardi il personale sanitario che anche in questi giorni di festa continua a lavorare senza sosta sul fronte delle vaccinazioni, dei tamponi e delle cure nei reparti».
«Auguro a tutti - ha concluso Attilio Fontana - di trascorrere questo fine e inizio d'anno con lo stesso senso di responsabilità dimostrato finora, ma anche con un pizzico di ottimismo per il futuro. Perché come dicono gli esperti la situazione si è fatta nuovamente un po' complicata, ma non bisogna farsi prendere dal panico, in quanto, grazie ai vaccini, non è lontanamente paragonabile all’anno scorso».