Aumentano le bollette per l’ospedale Papa Giovanni, insieme ai costi di materiale e apparecchiature
Tra gli interventi per attenuare il caro energia, l’installazione di lampade a led e la realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla Torre 7

All’ospedale Papa Giovanni XXIII aumentano i costi di energia e le spese legate alla struttura: oltre a luce e gas, stanno incrementando anche i prezzi legati all’acquisto e manutenzione degli apparecchi medici e perfino quelli delle fotocopie negli uffici.
A riportare i dati è oggi (giovedì 8 settembre) il Corriere Bergamo: rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, le bollette sono infatti arrivate a costare fino a 2,9 milioni di euro in più e per il gas l’aumento è stato pari al 177 per cento. Si è calcolato che, tra la spesa di comparto già accertata fino a luglio e quella stimata fino al mese di dicembre, nel 2022 si arriverà a spendere 3,6 milioni di euro, contro gli 1,5 milioni del 2021 e 2020 e gli 1,3 del 2019. A raddoppiare è tra l’altro anche il teleriscaldamento, che è passato dai 2 milioni di media negli ultimi tre anni ai 4 milioni attuali. L’incremento dell’energia elettrica, però, è stato più contenuto e si attesta intorno all’8 per cento: la media degli ultimi tre anni è stata di 9 milioni (8,2 nel 2019, 11,7 lo scorso anno) rispetto ai 9,7 milioni del 2022. A contenere i costi è stata anche la convenzione Consip, che ha permesso di passare al tasso variabile del 2021 al tasso fisso di quest’anno, permettendo di risparmiare 6 milioni di euro.
Nel frattempo, nel contesto degli interventi di contenimento delle spese, nell’ospedale si stanno installando lampade a led e un nuovo impianto fotovoltaico, che sarà realizzato in cima alla Torre 7, sulla copertura orientata a sud della piastra e sulla falda, con un totale di 898 moduli e 377 mila Kwh all’anno. Un’operazione finanziata da Regione Lombardia con un milione e 250 mila euro, con un bando ancora da chiudere e i lavori che termineranno nella prima metà del 2023.
Sempre per quanto riguarda i costi, la Asst ha un piano di opere pubbliche da cento milioni di euro per case, ospedali di comunità e centrali operative territoriali, adeguando i bandi per le imprese che realizzeranno i cantieri, dato l’aumento dei costi avvenuto anche in quel settore: si parla di quasi 400 mila euro in più. Inoltre, pare ci siano difficoltà anche nel reperimento della carta, con contestuale aumento del prezzo e le consegne di apparecchiature informatiche sono rallentate a causa della crisi globale dei microchip.