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Autostrada Bergamo-Treviglio, slitta ancora la presentazione del progetto definitivo

La società ideatrice e costruttrice dell’infrastruttura pensata a inizio anni Duemila ha spostato ad agosto la presentazione, che era prevista a giugno

Autostrada Bergamo-Treviglio, slitta ancora la presentazione del progetto definitivo
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di Marta Belotti

L’iter per la realizzazione dell’autostrada Bergamo-Treviglio procede, ma accumula ulteriore ritardo - per quanto sia possibile parlare di “ritardo” per un progetto che risale addirittura ai primi anni del Duemila. Autostrade Bergamasche, società capofila del gruppo di imprese che si sono aggiudicate il bando per la progettazione, realizzazione e gestione dell’opera, ha infatti spostato ad agosto la consegna del progetto finale, che era invece prevista per giugno.

Lo slittamento, di conseguenza, andrà a influire anche sulla data di avvio della Conferenza dei servizi, che difficilmente potrà essere prima del 2025, nonché sulle tempistiche della Valutazione di impatto ambientale (Via) e, infine - sempreché il progetto superi questi passaggi -, sull’avvio dell’eventuale cantiere e sulla realizzazione dell’intera opera. Anche le stime più ottimistiche parlano ora di inaugurazione e apertura nel 2028.

Le cose certe

Attualmente, le caratteristiche del progetto restano quindi ancora poco chiare. I sindaci dei dodici Comuni toccati dall’opera hanno visto ben poco durante le tre tornate di incontri con Cal (Concessioni autostradali lombarde) in Regione, andati in scena a novembre, aprile e l’ultima il 20 maggio. I cittadini, praticamente nulla. Inutili sono state le richieste avanzate dalle Amministrazioni di caricare materiale aggiornato sul sito di Autostrade Bergamasche dedicato all’opera.

Per ora si sa solo che il percorso toccherà i territori di Treviglio, Casirate, Pontirolo Nuovo, Fara Gera d’Adda, Ciserano, Boltiere, Verdellino, Osio Sotto, Osio Sopra, Levate, Dalmine e Stezzano. Non Bergamo, perché, nonostante il nome dato all’opera, il casello si troverà al confine tra gli ultimi due paesi elencati. Si sa inoltre che sarà un’autostrada a due corsie per senso di marcia, per lo più in trincea, fatto che concorre ad alzare i costi: più di mezzo miliardo, di cui 146 milioni pubblici (messi da Regione Lombardia).

I punti delicati

Come detto, l’iter è solo all’inizio e deve ancora affrontare degli snodi decisivi. Ed è proprio su due di questi, la Conferenza dei servizi e la Via, che insisteranno le Amministrazioni contrarie all’opera. Infatti (...)

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