Il Balzer Globe non funziona: dopo due anni si va verso la rottura del contratto
Sarebbe dovuto durare 9+9 anni, ma il gestore (Patrizio Locatelli) e i proprietari avrebbero deciso di comune accordo di non proseguire

Il Balzer Globe sembrerebbe non aver raccolto le aspettative. E così il contratto commerciale 9+9 anni stipulato tra Patrizio Locatelli, l'attuale gestore, e i proprietari dovrebbe venire rescisso a breve, a meno di due anni dalla sua apertura nel 2023. Una decisione di comune accordo, secondo quanto riporta Corriere Bergamo, che permetterà la ricerca di un nuovo gestore.
Aperto nel 2023
Gli spazi occupati dal Balzer Globe sono quelli dell'ex albergo diurno, sotto Piazza Dante. Ci sono voluti tre anni per la rimessa a nuovo (costata oltre quattro milioni di euro): dal 2020 al 2023, a causa anche della carenza di materie prime che aveva caratterizzato il periodo. Se n'era occupato la cordata imprenditoriale Previtali-Cividini, coloro che nel 2016 avevano acquistato l'ex albergo dal Demanio.
Nel luglio 2023, infine, aveva aperto il Balzer Globe. Alla gestione Patrizio Locatelli, già titolare del Balzer, storico bar sul Sentierone e a pochi passi dall'ex diurno, che si era imposto prima di tutti. Quanto offerto nella sua nuova attività imprenditoriale si discosta molto da quello proposto nei suoi locali (oltre a quello in centro, anche quello al Gewiss Stadium e all'aeroporto di Orio).
Il Balzer Globe è infatti un luogo in cui intrattenimento e ristorazione si intrecciano. Non a caso ha ospitato eventi come l'elezione di Miss Bergamo, ma anche concerti jazz, blues, dj set e piano bar, oltre a essere messo a disposizione per feste private. Lato ristorazione, offre una champagneria, beer corner, spazio coffee&tea, bistrot e cocktail bar con selezione di liquori artigianale.
Come riporta sempre il quotidiano, alla base di questa rottura sembrerebbero esserci i risultati economici del progetto, non in linea con le iniziative. Una volta finalizzato il tutto (l'operazione sarebbe già alle fasi finali), i proprietari potranno quindi passare alla ricerca di un nuovo gestore.
Qualcuno l'ha già scritto. Lo ribadisco. Bergamasco a letto alle 2 e in piedi alle 6. Fatevi un giro dai cugini (non ho detto Milano) un giovedi qualsiasi e poi mi dite...non tirate fuori i parcheggi, la lungimiranza e altre cavolate....è la mentalità. Non avranno la Dea ma sono avanti 100 anni. Saluti.
Ma oramai Bergamo è destinata a diventare un'anonima città di provincia, spogliata delle bellezze che illustri architetti dei primi 900 avevano realizzato con illuminata lungimiranza. Le amministrazioni precedenti e pure questa sono su una brutta china. Qualunquismo urbanistico, indifferenza e mancanza di rispetto per I cittadini. Il fatto stesso che si inventarono il sostantivo "percezioni" riguardo alla sicurezza... Povera piazza Dante, violentata per chissà quale smania progressista... il buco (e potete immaginare quale..) con la piazza intorno...bravo, bravo Gori! Hai fatto proprio una gran cosa! Ma questi di Bergamo e della sua piazza violentata se ne è sempre fregato, altrimenti avrebbe potuto ascoltare i cittadini che non erano d'accordo a snaturare cosi un segno del tempo. Oltretutto con quello che è costata ai cittadini!
Via Tasso nello spazio avanti a Balzer Ed al teatro Donizetti è molto larga, a senso unico, senza abitazioni a cui il traffico potrebbe fare fastidio, e dotata comunque di amplissimi spazi pedonali e ciclabili. Chiuderla al traffico ed al parcheggio è stata un'operazione ideologica ed inutile. Se fosse aperta al traffico e parcheggiabile per tutti (la sera gratis), le tre attività sotto i portici avrebbero nuova vita. Altrimenti di posti raggiungibili in modo più snello, più grandi e parimenti belli appena fuori città ce ne sono finché se ne vuole. Stesso discorso ovviamente con l'altra parte del sentierone, e anche con città alta. Ormai anche in fatto di costi di sosta vivere il centro storico la sera costa quasi come la consumazione di una persona in più. E non so nemmeno se sia legittimo che non ci sia neanche uno spazio bianco, di certo è moralmente discutibile.
Desiderio di entrare l' ho avuto. ma un impedimento fisico sopravvenuto mi ha reso difficile la discesa dalle scale. Per avere accesso agli ascensori bisogna seguire una procedura che toglie la voglia di entrare. Suggerirei ai prossimi di avere un pensiero alle barriere architettoniche. Avanti un altro....ma se non è riuscito Patrizio Locatelli, professionista di provata capacità....
Per Giulia Acerbis: in effetti era un rifugio antiaereo costruito per salvarci dai bombardamenti da parte dei "liberatori"