Gruppo della Valbrembana riceve la bandiera verde di Legambiente
Il riconoscimento all'Associazione Sentieri Amici della Storia di Val Brembilla. Bandiera nere al Pirellone e al sindaco di Bormio
Conquista la bandiera verde di Legambiente l’Associazione Gruppo Sentieri Amici della Storia di Val Brembilla. L'importante riconoscimento è stato assegnato nel corso del settimo summit nazionale a Venzone (Udine), in cui l'associazione ambientalista ha presentato la "Carovana delle Alpi", la campagna di promozione e informazione sull'ambiente alpino.
La bandiera verde ai volontari della Val Brembilla
Ogni anno, Legambiente assegna bandiere verdi ai progetti virtuosi di enti pubblici o privati, mentre distribuisce bandiere a chi porta avanti modelli giudicati dannosi per il paesaggio e l'ecosistema da Legambiente.
Il premio per il gruppo della Val Brembana è arrivato dopo il costante impegno, da parte dei volontari dell'associazione, «nella creazione di un modello efficace di ricerca, conoscenza, di cura dei luoghi con il ripristino e il mantenimento di una rete di sentieri, tra antiche contrade con alto valore identitario, etnografico e naturalistico».
Da ventisei anni, infatti, i membri del gruppo svolgono ricerche e attività per approfondire la conoscenza dei borghi, di chi li aveva abitati, delle attività che vi si svolgevano. Per la giuria, gli "Amici della Storia" hanno raggiunto l'obiettivo di renderli di nuovo fruibili ai cittadini.
Il riconoscimento ai castanicultori del Lario
La bandiera verde è andata anche all’Associazione Castanicultori Lario Orientale, in provincia di Como, forte di quasi duecento realtà sparse sul territorio che promuovono la trasmissione delle antiche tecniche e varietà, che hanno recuperato le selve castanili, coltivazione perlopiù abbandonata dal secondo dopoguerra. L'idea di fondo che anima l'associazione è molto semplice: imparare a conoscere le varietà autoctone, contribuendo mantenimento delle selve semplicemente mangiandone i frutti, sia freschi che trasformati. Prodotti di alta qualità, legati al territorio di origine tramite il loro marchio commerciale.
La bandiere nere al Pirellone e alla "tangenzialina" di Bormio
La Lombardia, invece, è destinataria della bandiera nera della Carovana delle Alpi: questo perché, con la modifica della normativa regionale (Art. 59 L. 31/2008), ha reso possibile la circolazione con mezzi motorizzati sui sentieri di montagna. Una scelta che avrebbe mostrato «arretratezza nella visione del potenziale turistico: la norma appena introdotta, incentiva un consumo indiscriminato ed esclusivo, senza contare un danno evidente ai delicati ecosistemi che reggono parte dell’economia locale».
Il poco ambito vessillo è stato "consegnato" anche al sindaco di Bormio, paesino della provincia di Sondrio, a causa della nuova tangenziale di cui si è tanto parlato a livello locale, lunga appena un chilometro e mezzo, che per Legambiente risulta nei fatti «un progetto infrastrutturale costoso (dodici milioni di euro) che sventra connessioni ciclopedonali frequentate, altera il paesaggio del torrente Frodolfo, impermeabilizza la pian dell’Alute, in una evidente logica di consumo di suolo per futili motivi e soprattutto dai dubbi risultati».
Il Comune, secondo l'associazione, per il progetto non avrebbe contemplato una Valutazione ambientale strategica (Vas), obbligatoria alla luce degli impatti sulla rete ecologica regionale, nonché sull’adiacente Parco dello Stelvio. «Il tema del rischio idrogeologico viene totalmente eluso, lasciando oltretutto irrisolti altri nodi di congestione da traffico».