Mense scolastiche, i menù di Bergamo al nono posto in Italia
Il capoluogo orobico ha ottimi standard per cibo biologico, sostenibilità e valore sociale, anche se cala di un posto rispetto al 2023
La città di Bergamo è al nono posto per qualità delle mense scolastiche nella classifica redatta quest'anno da Foodinsider, pubblicata martedì 12 novembre e che fornisce un quadro di stato del servizio e modelli virtuosi. Si trova quindi nella top ten, dove è rimasta fin dal 2017 grazie alle sue politiche sull'alimentazione per gli alunni negli istituti.
I criteri del report
I dati, che riguardano l’anno scolastico 2023-24, sono messi a confronto con quelli degli ultimi cinque anni e valuta il rispetto dei Criteri ambientali minimi, in vigore dall’agosto 2020, su menù più sani e sostenibili, maggiore varietà di alimenti, più biologico, legumi, prodotti locali e provenienti da cooperative sociali. Tra gli obiettivi la promozione della dieta mediterranea, con alimenti sani e sostenibili, l'eliminazione del cibo processato, della plastica, il monitoraggio degli scarti e un servizio meno industrializzato e connesso alle produzioni sostenibili del territorio.
Da notare, però, che il capoluogo orobico nell'anno scolastico 2022-23 si trovava invece all'ottavo posto e, rispetto a quello 2021-22, era già calato di due posti in graduatoria. Nonostante ciò, comunque, è riuscito a mantenere degli standard alti per le sue mense in termini di qualità, sostenibilità e valore sociale.
Cibo biologico, marchi e Km0
Bergamo, quindi, con il suo nono posto si conferma in ogni caso tra le eccellenze dopo Sesto Fiorentino, prima classificata, seguita da Fano, Parma, sul podio rispettivamente al secondo e terzo posto, Cremona, Ancona, Jesi, Trento e Bolzano. Dopo di noi, a chiudere la top ten, Perugia. Il report inserisce il capoluogo orobico tra le città che, ancora prima della legge sui Cam, aveva già espresso sensibilità rispetto all’offerta di prodotti a chilometro zero, insieme a quelli a filiera corta.
Nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, vengono distribuiti mediamente 4.500 pasti al giorno, che prevedono l'utilizzo di prodotti bio (almeno l'ottanta per cento), di produzioni Igp, Dop, Stg e Pat (trenta per cento) e produzioni a chilometro zero.
Redistribuzione a chi ha bisogno
Prosegue anche l’impegno dell’Amministrazione rispetto al tema della riduzione dello spreco, con la redistribuzione delle eccedenze alimentari ad associazioni e mense solidali. Dal 2017 ad oggi, infatti, il numero di pasti giornalieri donati alla mensa dei poveri del Patronato San Vincenzo è in continua crescita raggiungendo, con l’appalto 2021 a SerCar, il traguardo dei 150 pasti al giorno.
Da marzo 2023, è stata anche avviata la sperimentazione di un servizio di recupero nel quartiere di Monterosso dove le eccedenze scolastiche, circa venti pasti una volta a settimana, vengono redistribuite ai cittadini in difficoltà, spesso anziani, dello stesso quartiere. Si è poi aggiunto quest'anno un progetto con la Fabbrica dei Sogni che prevede l'erogazione di un totale di circa cinquanta pasti gratuiti alla settimana (divisi in due sere), per favorire momenti di condivisione comunitaria fra le famiglie in situazione di fragilità e le altre della zona di via San Giorgio.
Il progetto con il carcere
Foodinsider dedica inoltre a Bergamo uno spazio per raccontare il progetto “Forno al fresco”, in cui il Comune e le sue mense scolastiche collaborano con la casa circondariale. Ai bambini delle scuole viene fornito, una volta alla settimana, il pane fatto dai carcerati: un'idea che nasce dalla cooperativa sociale Calimero, con lo scopo di fornire una formazione, oltre che un’occupazione retribuita, agli ospiti di via Gleno.
I quali si impegnano nella produzione di prodotti di pasticceria e panetteria, con i bambini che hanno anche inviato loro delle letterine per ringraziarli del loro lavoro. Ne è nato uno scambio epistolare, moderato dagli insegnanti.
Diciamo che sono tre anni ormai in lento declino e a 60 punti di distanza dalla prima in classifica.. forse è il caso comunque di fare un'analisi attenta. Poi sicuramente le cose vanno bene per carità