Commenti su: Bergamo costa troppo e lo stipendio non basta: gli insegnanti se ne tornano al Sud

Maurizio

Han già detto tutto i due commenti precedenti. Graduatorie del tutto discriminanti e costo della vita non livellato. Bisognava rimediare prima ma non si è voluto cambiare l'andazzo.

Giovanni

Argomento molto complesso. 1) Perchè così tanti docenti provenienti dal sud ottengono il posto da noi mentre i "residenti" (padani doc e meridionali d'origine non fa differenza) sono sempre dietro? 2) Perchè il problema del caro vita è un problema solo se lo è per i docenti meridionali che tornano giù? Gli altri che sono nati qui o vivono qui stabilmente non hanno lo stesso problema di caro vita senza neppure la soluzione di tornare al paese d'origine? Mi viene in mente una sola risposta: discriminazione territoriale. A nostro danno ovviamente, anche se ai mass media piace raccontarla al contrario. Sempre.

Francesco Giuseppe

Una delle primissime proposte che la Lega nord fece, più di 30 anni fa, oltre al federalismo e all'indipendenza del nord, che se fossero state attuate dai governi vari avrebbero evitato questi problemi, fu proprio quella delle "gabbie salariali". Stipendi differnziati al nord e al sud, in base al costo della vita delle varie zone. Tutti sappiamo che al sud il costo della vita è meno della metà del nostro, ma i vari sindacati, fintamente difensori dei lavoratori del nord, della Lombardia in particolare, si sono sempre opposti, in nome dell'uguaglianza. Non si sono mai preoccupati dell'uguaglianza del costo della vita, ovviamente. I loro scioperi e manifestazioni, fatti sempre e rigorosamente di venerdì per allungare il fine settimana a casa, così come le manifestazioni per il clima, NON si sono mai occupati di questo enorme problema, solo per non rendere evidente a tutti che già 30 anni fa avevano ragione la Lega e Bossi. Ivari governi e i vari presidenti della repubblica, tutti rigorosamente meridionali, se ne sono sempre altamente sbattuti dei problemi di Lombardi e Veneti, occupandosi solo di favorire il sud in ogni modo (con stipendi altissimi rispetto al loro costo della vita, con concorsi pubblici sempre loro favorevoli, con votazioni scolastiche altissime al nostro confronto, ecc.), con questi risultati. Il nostro impoverimento è ormai evidente; anche a noi costa carissimo una casa, una bolletta, muoverci e pagare le tasse che i governi dal 2012 ad oggi hanno sempre aumentato, ma di questo ai romani dello stato non è mai fregato e non frega nulla! Uno st<to come questo che da trent'anni umilia i cittadini del nord, non dovrebbe neppure esistere.