Bergamo quarta città italiana per traffico nel 2024, è 116ª nella classifica mondiale
Ogni automobilista ha perso in media 50 ore l'anno scorso in coda, rispetto a due anni fa il fenomeno è cresciuto del 20 per cento
Bergamo è al 116° posto su 945 città per il traffico nella classifica mondiale: il dato arriva dal report "2024 Global traffic scorecard" dell'azienda informatica Inrix, che ha sede a Kirkland, nello Stato di Washington negli Stati Uniti.
La società, che si occupa di analisi tramite software di alcuni fenomeni su richiesta, per esempio in questo caso sui problemi della mobilità, ha confrontato per gli insediamenti considerati gli ultimi tre anni, dal 2022 al 2024. L'indagine è stata condotta appunto su oltre novecento realtà urbane, per 37 diversi Paesi collocati nei sette continenti.
I dati di Bergamo
Ebbene, il capoluogo orobico, oltre che essere abbastanza in cima nella classifica internazionale, è anche quarto a livello nazionale. Ogni automobilista ha perso l'anno scorso in media cinquanta ore bloccato nel traffico, con un aumento del problema del 6 per cento rispetto al 2023 e del 20 per cento rispetto al 2022. Nel rapporto viene indicata anche la velocità media per l'ultimo miglio (ovvero, quello che si percorre proprio in città), che è di 11 miglia orarie, ovvero poco meno di 18 chilometri orari.
La classifica italiana e mondiale
In Italia, più difficoltà della nostra città le ha Roma, che è al primo posto e sedicesima a livello mondiale, seguita da Milano che è al secondo (24esima nel mondo), al terzo troviamo Palermo (106esima a livello globale), mentre dopo Bergamo al quinto posto si ha Torino (119esima nel mondo).
Se invece si va a vedere la top ten globale, in cima alla graduatoria si colloca Istanbul, con 105 ore perse in media da ogni guidatore, seguita da New York (102 ore), Chicago (102 ore), Città del Messico (97) e Londra (101 ore, ma con un peggioramento nel periodo meno marcato). Chiudono la classifica Parigi (97 ore ancora, ma con un incremento del traffico meno significativo nel triennio), poi Jakarta (89 ore), Los Angeles (88 ore), Città del Capo (94 ore, ma incremento non così accentuato nel periodo) e infine Brisbane (84 ore).
Il traffico siamo noi.. tutto condivisibile, ma se arrivassimo 20mi sarebbe già bello! Soluzioni: rendiamo accattivante il trasporto pubblico! Incentiviamo gli spostamenti anche in bici: piste ciclabile vere che si possono percorrere anche con i bambini.. già sarebbe un inizio per togliere qualche auto! Invece qua si va avanti con scelte ideologiche RIDICOLE
Se non consideriamo le grandi città, siamo primi in classifica (=ultimi !) fra le città italiane paralizzate dal traffico. Qualche domanda i nostri amministratori dovrebbero farsela, oltre a dare come al solito la colpa ai cittadini che usano l'auto ... P.S.: i cittadini li hanno reiteratamente votati, quindi un po' di gratitudine per gli elettori dovrebbero averla, ma in realtà li prendono sempre a sberle perché intanto sanno che alla fine li votano lo stesso...
Ottimo, e quindi qual è la soluzione? Sono 60 anni, cioè da quando mio nonno salì sulla sua prima auto, che ci diciamo che c'è il traffico e ci illudiamo che la soluzione siano nuove rotonde miracolose, sovrappassi risolutivi, svincoli definitivi e bretelle. E invece siamo ancora lì dove eravamo decenni fa. E questo perché la questione é evidentemente che non si deve agire sull'offerta di servizi e infrastrutture per il traffico automobilistico privato (inclusi spazi e strutture per la famigerata sosta in città) e si deve smettere di spostare auto da qui a là. Ogni euro speso per nuove strade, rotonde, svincoli, parcheggi è un euro buttato con effetti deleteri per i decenni successivi. Bisogna invece ridurre la domanda di spostamenti in automobile, rendendo l'auto prima non indispensabile, poi non necessaria, poi inutile e infine deleteria (come se non lo fosse già), introducendo anche misure coercitive impopolari nel brevissimo periodo ma molto popolari nel medio e lungo. E questo in particolare per chi si muove in città e dentro la città. Fino a quando continueremo a pensare e gestire Bergamo come una città per le auto (salvo misure cosmetiche ed inefficaci) questo sarà il risultato; quando invece inizieremo a dare priorità assoluta a politiche per altre forme di mobilità (la triade piedi, bici, Tpl) le cose cambieranno, anche per chi deve usare l'auto e avrà le strade e i parcheggi liberati da chi va dal panettiere in macchina. C'è chi lo ha già iniziato a fare prima di noi in Italia e in Europa con ottimi risultati, basta copiare e smetterla di frignare per il "traffico".
Con le partite sicuramente la situazione peggiora, ma il problema qua è sistemico!! Il vero problema è l’incapacità della precedente amministrazione che ci ha ridotto così e di quella attuale di continuare sulla stessa via e la mancanza di coraggio e capacità di risolvere il problema.
Figurati se vietano le partite durante la settimana...abitare in zona stadio é un delirio...multe poche !