Controcanto

Bergamo-Treviglio, Autostrade Bergamasche risponde alle obiezioni dei (tanti) contrari

Il presidente della società, Antonio Sala, risponde ad alcune delle decine di critiche sollevate dai Comuni e dai comitati del "no"

Bergamo-Treviglio, Autostrade Bergamasche risponde alle obiezioni dei (tanti) contrari
Pubblicato:
Aggiornato:

di Marta Belotti

È stata un’operazione alla Picasso quella messa in atto venerdì 17 gennaio all’Hub di Treviglio, in occasione dell’incontro “L’autostrada senza (con)senso”, organizzato dalla sezione locale del Pd. L’opera è stata infatti “smontata” e osservata da diversi punti di vista - ambientale, economico, finanziario -, proprio come facevano i pittori cubisti. A fine serata, il ritratto d’insieme è stato a tinte cupe.

I relatori hanno portato dati, grafici e analisi. Il tutto non senza sollevare al contempo un problema di fondo, che non dipende da loro: il progetto definitivo, e dunque il tracciato, non è ancora noto. Ogni ragionamento si rifà quindi al documento più aggiornato che per ora è stato possibile vedere, ovvero quello della Conferenza dei servizi del lontano 2012.

Il nuovo progetto è ancora in fase di ultimazione (dopo che l’iniziale scadenza di giugno 2024 è stata prorogata più volte) e lo sarà fino a venerdì 31 gennaio, quando Autostrade Bergamasche dovrebbe chiudere la pratica. Per questo, per avere alcune conferme e precisazioni sollecitate proprio dall’incontro a Treviglio, è necessario confrontarsi direttamente con il presidente di Autostrade Bergamasche, Antonio Sala.

Le tempistiche

La serata di Treviglio ha preso il via con l’intervento di Nicola Cremaschi (Legambiente), che ha presentato i dati relativi ai tempi di percorrenza e alle velocità medie tenute sulle attuali strade che collegano Treviglio e Bergamo, usando le statistiche di Google. La tratta è stata divisa in tre segmenti: da Treviglio a Verdello, da Verdello a Stezzano e da Stezzano al capoluogo.

Il presidente di Autostrade Bergamasche Antonio Sala

Questo perché l’autostrada, nonostante il nome, in realtà arriverà solo alle porte di Bergamo, non in città. Da questi dati è emerso che il primo tratto non presenta particolari criticità, il secondo è «medio-problematico», il terzo è invece un vero e proprio «disastro».

Cremaschi, nel tirare le conclusioni, ha spiegato: «Abbiamo scoperto l’acqua calda: i numeri ci dicono chiaramente che il nodo del traffico è in ingresso alla città di Bergamo. Questo significa che l’autostrada, fermandosi a Stezzano, non modifica sensibilmente i tempi di percorrenza. Ci sarà poi sempre il problema di arrivare in città».

Sul punto, Autostrade Bergamasche si rifà però al recente studio internazionale (Inrix Research Institute) che ha posto Bergamo al quarto posto in Italia per tempo perso nel traffico. Sala sottolinea come «lo studio identifica nel tragitto verso la Bassa e le Valli uno degli snodi più problematici».

Secondo la società (...)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 30 gennaio, o in edizione digitale QUI

Commenti
Penientiagite

Mio nonno quando facevo un lavoro pessimo diceva "fai pena ai porci"....ecco....

Andrea Zanini

Ma solo a me pare lampante che quei soldi vadano investiti in trasporti pubblici invece che privati? In tutta Europa stiamo vedendo che il miglior modo per risolvere il traffico è TOGLIERE corsie per le auto, non aggiungerle. Dobbiamo toglierci dalla testa che ci si possa muovere solo in macchina. La nostra pianura è già stata devastata troppo, non commettiamo un altro errore vi prego!

Mau

I cittadini continuano a votare nemici dell'ambiente? Che si prendano pure l'ennesimo mostro d'asfalto.

Marcello

Massimo, sì siamo tutti contrari (qualcuno è così alterato da aver scritto molte volte gli stessi concetti). Io personalmente sono anche convinto che una "autostrada" del genere, soprattutto per il prezzo del biglietto sicuramente alto, non risolverà affatto i problemi del traffico. Sarà solo un altro mezzo per consentire ai comuni di declassare la vecchia SS42, con rotonde, dossi e autovelox... Agli automobilisti resteranno due opzioni: salasso lento e graduale facendo l'autostrada oppure salasso rapido e doloroso in caso di una delle mille possibili infrazioni che si faranno sulla strada vecchia. Comunque la vedi, sarà una fregatura!

Riccardo

@Massimo, una autostrada con un pedaggio elevato non incintiverà pendolari ad utilizzarla. E anche se venisse usata con un pedaggio basso, ridurrebbe i tempi di percorrenza solo tra treviglio e verdello, visto che gli ingorghi si ripresenterebbero alla rotonda di Stezzano, come faceva notare un altro utente.

Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali