la lettera

Bergamo-Treviglio, «perché ai bergamaschi viene imposta una superstrada carissima?»

Un lettore elenca una dozzina di tratti stradali in tutta Italia con caratteristiche simili alla futura autostrada, ma dai prezzi ben diversi

Bergamo-Treviglio, «perché ai bergamaschi viene imposta una superstrada carissima?»
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Sarà il breve chilometraggio (poco più di 15 chilometri stando agli ultimi aggiornamenti), saranno le carreggiate ridotte con doppia corsia con il limite dei 110 km/h, ma le probabili caratteristiche della futura autostrada Bergamo-Treviglio la fanno assomigliare sempre più a una superstrada. Questo è il presupposto che sta alla base di una lettera inviata alla nostra redazione nella quale viene criticato il pedaggio a 2,50 euro.

L'elenco

«Di seguito un elenco (non esaustivo) di alcune infrastrutture esistenti in varie parti d'Italia aventi caratteristiche simili con le relative tariffe - enuncia l'autore della lettera -. La superstrada Ravenna-Perugia-Orte (circa 270 km): 0 euro; superstrada Bari-Lecce (circa 140 km): 0 euro; autostrada Salerno-Reggio Calabria (circa 440 km): 0 euro; superstrada Firenze-Siena-Grosseto (circa 130 km): 0 euro; superstrada Cagliari-Porto Torres (circa 230 km): 0 euro; superstrada Siena-Perugia-Civitanova Marche (circa 230 km): 0 euro; superstrada Milano-Lecco-Colico (circa 85 km): 0 euro; superstrada Firenze-Livorno (circa 80 km): 0 euro; autostrada Palermo-Catania (circa 190 km): 0 euro; superstrada Ferrara-Porto Garibaldi (circa 55 km): 0 euro; superstrada Verona-Rovigo (circa 75 km): 0 euro; superstrada Dalmine-Treviglio (circa 20 km): 2,50 euro».

Senza contare il pedaggio Bergamo-Dalmine

Nel complesso, quindi, della dozzina di tratti scelti, tra i quali figurano tanto superstrade quanto autostrade, nessuna è a pagamento se non la Bergamo-Treviglio. La quale viene chiamata dall'autore «Dalmine-Treviglio», perché effettivamente il casello sarà sul territorio di questa città e non del capoluogo.

Per questo, l'autore aggiunge: «Inoltre, un automobilista che voglia raggiungere Bergamo, una volta a Dalmine dovrà immettersi in autostrada aggiungendo il pedaggio Bergamo-Dalmine (+0,50 euro)».

Una superstrada carissima

La lettera si conclude quindi con una serie di domande: «Perché sta avvenendo tutto questo? Perché un connubio pubblico-privato vuole a tutti i costi quest’opera nonostante mille criticità? Forse qualcuno ha già pensato di lottizzare tutte le aree circostanti con una schiera infinita di capannoni (effetto Brebemi)? Come mai i cittadini bergamaschi non hanno diritto a strade decenti attese da decenni (code perenni in Val Brembana, Val Seriana, Val Cavallina, Briantea…) e viene imposta una superstrada carissima e molto impattante quando in tutta Italia ci sono infrastrutture gratuite pagate dal contribuente?».

Commenti
Fa

Al di là del costo....da quando sono state realizzate le "tangenziali" di Stezzano, Verdello e Arcene mi sembra che i tempi di percorrenza siano diventati assolutamente celeri. Rimane solo qualche ritardo per l'accesso a Bergamo nelle ore di punta ma che questa autostrada non risolverebbe comunque.

Maurizio

Perché se non avete capito che da sempre i bergamaschi sono considerati di serie B,questo forse è il momento di capirlo e alzare la testa. Siamo buoni solo per far vivere altri alle nostre spalle e intervenire dove accadono disastri.

Valentina

Fortunatamente non sono bergamasca, ma credo che sia per le maggiori capacità di spesa di quello che viene visto come il triangolo più ricco d italia. Un uomo a salerno molto probabilmente non lavora e se lo fa guadagna la metà di un uomo a bergamo. Oltretutto la, salerno reggio ha tempi infiniti

Maria Grazia

La provincia di Bergamo ha bisogno di recuperare un territorio brutto per la cementificazione selvaggia di governatori compiacenti. Ha bisogno di recuperare aria salubre per la popolazione. Con che diritto si pensa di lasciare ai nostri figli tale scempio?

Il castigamatti

No, però alt. Sempre a dare la colpa a qualcun altro. Quest'opera è stata voluta dalla Regione e approvata dalla maggioranza dei sindaci coinvolti. Quegli stessi sindaci poi sono stati successivamente rivotati dai cittadini. Gli stessi partiti che governavano la Regione quando fu presa la scelta sono poi stati rivotati dal 70% dei lombardi. Quindi la "colpa" è sia di chi ha voluto quest'opera, sia del 70% dei lombardi che ha premiato quei decisori rivotandoli. Sennò è troppo facile votare "a cavolo" e poi dare sempre la colpa a qualcun altro.

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