Brebemi bocciata dalla Corte dei Conti. E chi ci mette i 2-3 miliardi che mancano?
I giudici bocciano l'allungamento di altri sette anni della concessione e i rimborsi degli anni Covid. Tra le ipotesi risolutive, l’intervento dello Stato o l’aumento ulteriore dei pedaggi

Un’autostrada a ostacoli. Il percorso della Brebemi incontra un nuovo inciampo: la Corte dei conti ha bocciato il piano economico finanziario che la società concessionaria Brebemi spa (controllata dalla spagnola Aleatica) aveva annunciato alla fine dello scorso anno, dopo che era arrivato il via libera del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile).
Tutto da rifare
La proroga della concessione di 7 anni inserita nell’aggiornamento del Piano economico finanziario, spostandone così la scadenza dal 2040 al 2047, è stata respinta. Il riequilibrio finanziario non può passare da questa strada, secondo i giudici contabili, come riportato da L’Eco di Bergamo. «La giurisprudenza europea si è pronunciata più volte in senso contrario alla proroga delle concessioni», favorendo la libera concorrenza attraverso l’indizione di gare pubbliche, dicono. Anche la quantificazione dei ristori relativi ai minori ricavi determinati dall’emergenza sanitaria dovuta al Covid sarebbe da rivedere.
La proroga della concessione avrebbe avuto garantiti sette anni in più di incassi di pedaggi, riducendo così al minimo il ricorso all’aumento delle tariffe, che nel 2024 è cresciuto di più del 14%. Ora, però, tutto dovrà essere rimesso in discussione. Quindi, o si ritoccano ancora i pedaggi o deve pensarci lo Stato a tirare fuori quei 2-3 miliardi necessari.
«La società – si legge su una nota di Brebemi spa – intende avviare un dialogo con Cal per valutare le opzioni disponibili e poter così definire il procedimento di aggiornamento del Piano economico finanziario previsto dal rapporto concessionario. La società, in ogni caso, si riserva di valutare le determinazioni della concedente e delle amministrazioni competenti per tutelare le proprie ragioni e, più in generale, il procedimento di aggiornamento del Piano economico finanziario».
Il traffico in crescita
Nel frattempo il traffico sull’autostrada nel 2025 continua a crescere, anche se di poco. Nel bimestre gennaio-febbraio 2025 l’A35 è stata percorsa dall’1,4% in più di veicoli rispetto allo stesso bimestre dello scorso anno.
È in perdita ? Ovvio con le tariffe che applica....E la Bergamo Treviglio farà la stessa fine
Quello che manca? Ma il contribuente....ovvio
Un'opera che ha tolto un mucchio di traffico alla A4, sempre osteggiata da un parte politica ben precisa, solo perchè fatta in Lombardia, coi soldi lombardi. Lombardia che ogni anno dà allo stato romano 55 mld di € in più di quanto riceve. Le opere inutili del centro e del sud, vedi roma-l'Aquila-Pescara, ecc. non le contesta nessuno, anzi, anche se sono praticamente gratuite, come quelle del sud. Contestazione assurda, solo politica, dalla solita parte.
Aumentate i pedaggi, intanto non l'ho mai usata né mai lo farò in futuro. Amen!