In fiamme le foto di Meloni, Piantedosi e Vannacci al corteo dell'8 marzo: «Atto ignobile»
La sezione locale di Fratelli d'Italia ha espresso il proprio dissenso. Sui fatti stanno indagando, come di rito, le forze dell'ordine

«L'8 marzo, mentre a parole si predicavano diritti e uguaglianza, a Bergamo si è consumato un atto ignobile e vergognoso: la foto della premier Giorgia Meloni è stata bruciata durante una manifestazione organizzata dal collettivo "Non Una di Meno"», è questa la denuncia che arriva da di Fratelli d'Italia Bergamo che lunedì 10 marzo ha sollevato la questione dalla propria pagina social.
In particolare, il Corriere Bergamo riporta come a bruciare siano stati dei volantini sui quali erano stampate non solo le foto della premier Meloni, ma anche dell'europarlamentare Roberto Vannacci e del ministro dell'Interno Matteo Pientedosi. Sull'episodio starebbero facendo approfondimenti anche le forze dell'ordine. Stanno acquisendo alcuni fotogrammi che riprendono la scena per appurare se eventuali condotte possono essere contestate ai manifestanti.
«Silenzio è complicità»
Fratelli d'Italia incalza: «Ci chiediamo: dove sono le condanne della sinistra cittadina? Perché la sindaca Elena Carnevali e l'assessore Marzia Marchesi tacciono? Il loro silenzio su questa barbarie è complicità! Fratelli d'Italia Bergamo non resterà in silenzio di fronte a questo scempio. Chiunque giustifichi atti simili è complice di una deriva pericolosa per la democrazia. Solidarietà alla Presidente Giorgia Meloni. Mai abbassare la testa davanti a chi usa l'odio come strumento politico!».
Il contesto
Va sottolineato che il contesto nel quale è avvenuto il gesto si era dimostrato divisivo già in partenza. Prima ancora che avesse luogo infatti, la Rete contro la violenza di Bergamo aveva deciso di dissociarsi dallo sciopero transfemminista di "Non una di meno", alla luce del fatto che veniva data la possibilità, quasi la sollecitazione, a partecipare con dei passamontagna e la decisione di vietare agli uomini cisgender di prendere parola.
Dovrebbe essere l'INPS a regalare un mese all'anno di vacanza in Afghanistan, tornerebbero e coprirebbero di baci i loro uomini
Falso, quelli che scrivono "1 euro di aumento al mese". Sicuramente non sono dei pensionati. In questi 2 ultimi anni, per fortuna, gli aumenti sono stati ben maggiori. Di più a chi prendeva una misera pensione.
Ecco la sinistra buonista bergamasca con a capo la sindaca "muta" davanti a queste scene. Vergogna!
Eroiche come al solito queste transfemministe (ma cosa significa poi?). Vadano in Iran,Egitto e paesi islamici a combattere il patriarcato dove davvero c'è. Ma non ne avranno mai il coraggio.
Diritti e uguaglianze = ideologia Ferocia, pensiero unico e non accettazione di chi la pensa diversamente = realtà Vergogna!!!!