Bus turistici in via Rovelli, le guide: «Il Comune ha fatto di testa sua e ora rischiamo il caos»
Gli operatori evidenziano le tante criticità del sistema di Atb e Palazzo Frizzoni per l'accoglienza dei pullman dei visitatori
di Andrea Rossetti
L’anno da Capitale della Cultura sta portando in dote a Bergamo numeri turistici importanti, sebbene l’inverno sia appena finito e la classica “alta stagione” non sia ancora iniziata. Sin da gennaio le presenze in città sono state elevate e le guide turistiche confermano: «Avevano stimato un aumento del lavoro attorno al venti per cento, ma io sto facendo numeri anche cinque volte superiori rispetto al passato», dice Barbara Savà, che è anche tour leader e che da oltre vent’anni opera nel settore.
Insomma, una bella notizia. «In generale sì - commenta Savà -, se non fosse che Bergamo si sta dimostrando non all’altezza di questi numeri. L’organizzazione messa in campo dal Comune per l’accoglienza dei gruppi turistici in città è carente e inefficiente».
Il riferimento è al progetto “Bergamo Easy Access”, studiato da Atb con Palazzo Frizzoni e operativo da oggi, sabato 1 aprile, ovvero all'apertura dei cancelli del nuovo parcheggio per bus turistici realizzato in via Rovelli, nel piazzale dell’ex dogana.
Diecimila metri quadrati che vanno a sostituire gli stalli su strada che fino a oggi erano presenti in Santa Lucia, lungo via Riva Villasanta e via Grataroli. L’obiettivo dichiarato è quello di «offrire una nuova modalità di accesso a Città Alta, più fluida e ordinata», ma anche alleggerire la funicolare «del flusso dei gruppi turistici organizzati».
In sostanza, le cose dovrebbero funzionare così: dopo aver prenotato lo stallo in via Rovelli, i bus entreranno in città e lasceranno i turisti all’altezza di piazzale Alpini prima di recarsi al parcheggio.
Una navetta Atb, o il trenino turistico, porteranno poi i visitatori in Città Alta e li riporteranno in piazzale Alpini a fine visita. Molto semplice, no? «Per niente - dice Tosca Rossi, guida turistica abilitata e con una lunga esperienza a Bergamo e in Europa -. Questo sistema, infatti, non (...)