La segnalazione

Caldaia senza revisione in un alloggio comunale a Bonate Sotto. Il sindaco: «La verifica spettava agli inquilini»

La ditta aveva già chiuso il contatore: «Faremo quanto necessario, per ciò che ci compete, perché chi entra nei nostri appartamenti sia al sicuro»

Caldaia senza revisione in un alloggio comunale a Bonate Sotto. Il sindaco: «La verifica spettava agli inquilini»
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Gli inquilini di un condominio di Bonate Sotto, in via Palma il Vecchio, hanno segnalato ieri (giovedì 10 luglio) alla nostra redazione la situazione in cui si trova uno dei quattro appartamenti comunali presenti nel complesso. Le abitazioni erano state acquistate anni fa in cooperativa da alcuni cittadini, che poi avevano ceduto degli alloggi all'Amministrazione, per sopperire a casi di emergenza abitativa.

Nell'appartamento in questione, a inizio di quest'anno, era stata spostata una coppia di ottantenni, perché nell'alloggio al piano di sopra, dove si trovavano prima, si erano rotte delle piastrelle e, per non causare difficoltà alla pensionata, con problemi di deambulazione, si era provveduto a trasferirli. Tuttavia, la nuova abitazione sarebbe stata consegnata agli anziani con qualche aspetto che preoccupa gli altri residenti e il capo-condominio.

La caldaia senza revisione

In particolare, la presenza di una caldaia molto datata, la cui ultima revisione è stata effettuata nell'aprile 2019, quando ancora c'era la vecchia inquilina, una signora che intanto è deceduta. Non ci sarebbe quindi la certificazione, inoltre la porta d'ingresso avrebbe un listello rotto e un paio di interruttori, tra scotch e mancanza di protezione per i tasti, non sarebbero proprio in condizioni ottimali.

«La casa dovrebbe essere consegnata agli inquilini a norma di legge - ha spiegato il capo-condominio -. Gli inquilini hanno firmato il contratto per l'appartamento, ma non hanno la certificazione, adesso abitano ancora lì. Hanno chiamato più volte l'assistente sociale, ma l'idraulico del Comune nella caldaia non ci ha voluto mettere mano. Per due anziani, una prima uscita dell'addetto costa novanta euro, ma se la caldaia viene giudicata non idonea, deve tornare un'altra volta e sono altri novanta euro, cifre non indifferenti per chi ha già difficoltà».

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Una ventina di giorni fa, ha avuto luogo in Municipio un incontro tra il sindaco, Carlo Previtali, e gli inquilini, preoccupati per la situazione. Il primo cittadino ha detto, in sintesi, che avrebbero cercato di capire come muoversi. Il responsabile dell'Ufficio tecnico, secondo quanto riportato dal capo-condominio, ha affermato che la caldaia è da cambiare. La coppia di pensionati, in caso di controllo, potrebbe rischiare una multa. Nel frattempo, c'è preoccupazione anche per la caldaia di un altro appartamento comunale nel condominio, che è pure abbastanza vecchia.

Il sindaco: «La revisione spettava agli inquilini»

Contattato, il primo cittadino ha chiarito che innanzitutto si è cercato di fare chiarezza su alcuni aspetti tecnici: «L'appartamento, fino al 2022, era in mano a un'inquilina. Il controllo della caldaia, che doveva essere fatto nel 2021, era a carico suo. Quando è venuta a mancare la signora, nell'anno successivo, abbiamo cercato di capire se la ditta aveva piombato (cioè chiuso, ndr) il contatore, e quindi quando è subentrato l'inquilino aveva lui l'obbligo di fare le verifiche, oppure se non era stato piombato e spettava quindi al Comune».

Previtali ha specificato che si è appurato quest'aspetto: «Se non fosse stato chiuso, era il Comune che doveva intervenire per sopperire e fare la revisione della caldaia, pagando il tecnico a proprie spese e, nel caso, se non a norma, sostituirla dato che è di proprietà comunale. Dalla verifica effettuata, risulta che all'uscita dell'ultimo inquilino nel 2022, il contatore era stato piombato. Per cui, la competenza e responsabilità della verifica biennale era in capo ai nuovi inquilini. Sarebbe stato diverso se si fosse verificato un guasto durante l'utilizzo, che avrebbe reso inutilizzabile la caldaia: la competenza della sostituzione o manutenzione straordinaria, allora, sarebbe stata del Comune».

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«Se c'è qualcosa da sistemare, lo faremo»

Se ci sono dei problemi, comunque, anche a parere del sindaco vanno risolti e affrontati: «Anche per l'altro appartamento, per ora vuoto, al momento di doverlo assegnare si faranno i dovuti controlli e, se ci sarà la caldaia da cambiare, lo si farà, ci mancherebbe altro».

Ha inoltre spiegato che gli inquilini, durante l'incontro, avevano sollevato una serie di osservazioni: «Alcune delle quali erano pertinenti, altre no, ma mi sono impegnato ad affrontare alcune questioni. Per fare un esempio delle criticità che non competono all'Amministrazione, in passato sono state fatte obiezioni rispetto alle scale del condominio da sistemare. Operazione che però non spetta al Comune, sono faccende di cui si deve occupare il responsabile del condominio».

Invece, per la porta e gli interruttori rovinati, il primo cittadino ha dichiarato che, in un altro appartamento, un abusivo era entrato con la forza e aveva provocato danni, mentre per l'appartamento dove vivono gli anziani, al momento, non gli pare ci siano altre criticità, a parte quella nel merito. «Situazioni di questo tipo, comunque, servono anche agli uffici comunali per attivarsi e fare tutte le verifiche del caso - ha concluso Previtali -. Comunque è giusto che chi entra in quegli appartamenti sia al sicuro, per cui faremo ciò che è necessario e, se ci sono state delle mancanze, certamente provvederemo per sistemare».