Interrogazione

«Calo di qualità per I Maestri del Paesaggio: 47 mila euro sono ancora adeguati?»

A chiederselo sono i consiglieri leghisti Alessandro Carrara e Alberto Ribolla, a pochi giorni dalla presentazione della 15esima edizione

«Calo di qualità per I Maestri del Paesaggio: 47 mila euro sono ancora adeguati?»
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È stato presentata nei giorni scorsi la quindicesima edizione di Landscape Festival - I Maestri del Paesaggio, che dal 5 al 21 settembre trasformerà Piazza Vecchia in una "Green Square" firmata dalla rinomata garden designer Sarah Price.

Nonostante manchi ancora qualche mese all'evento, c'è già chi solleva qualche dubbio, soprattutto alla luce della risposta non del tutto positiva raggiunta dalle scorse edizioni. A farlo sono i consiglieri comunali leghisti Alessandro Carrara e Alberto Ribolla, tramite un'interrogazione.

Il render della prossima installazione in Piazza Vecchia

Il contributo comunale e il calo delle edizioni

Il tema di questa nuova edizione de I Maestri del Paesaggio sarà "New Urban Ecosystem". Piazza Vecchia sarò ancora una volta il cuore pulsante della manifestazione: qui nascerà un'installazione che trae ispirazione dai dipinti di Lorenzo Lotto, conservati all'Accademia Carrara, promettendo un viaggio fra colori, texture e biodiversità.

Lo sguardo è però rivolto alla risposta del pubblico, non sempre positiva - specialmente nel corso delle ultime edizioni: basti pensare alla tanto discussa ziggurat del 2023, oppure all'installazione del 2024, giudicata poco in tema con la manifestazione.

È anche alla luce di questi precedenti che i consiglieri di minoranza, nella loro interrogazione, chiedono all'amministrazione se anche loro condividano «la valutazione secondo cui le ultime edizioni hanno vissuto un calo significativo in termini di qualità e quantità delle installazioni e delle iniziative collaterali, a fronte di un contributo economico rimasto invariato».

Il contributo di cui si parla è di 47 mila euro, a favore dell'associazione Arketipos che si occupa di curare l'evento. «Negli ultimi anni - scrivono i consiglieri - si è registrato un drastico calo sia nel numero delle installazioni (da 16 a 2 in cinque anni) che nel numero degli eventi correlati (194 nel 2019, 14 nel 2024)». Nonostante il ridimensionamento, «l'entità del contributo pubblico è rimasta invariata».

«La conferma del contributo pubblico nella misura attuale è ancora adeguata e giustificata?», è la domanda dei consiglieri. «Chiediamo all'amministrazione se non ritenga opportuno ristabilire criteri di valutazione e vincoli al finanziamento, condizionando parte del sostegno comunale alla realizzazione di installazioni ed eventi (anche di dimensioni ridotte) in quartieri periferici, al fine di promuovere una visione distributiva e inclusiva del festival su tutto il territorio cittadino».

Commenti
Franco

Soldi sprecati, la piazza è bella così com’è. Dateli ai poveri o altro.

MB

Disinformazione: il contributo del Comune copre una minima percentuale dei costi del festival internazionale che dura 20 giorni. Il resto dei costi è sostenuto da aziende e altri enti, ma soprattutto dal lavoro di volontariato di un centinaio di persone

Paolo

Basta con sta cafonata, fate ridere, abbruttite ed infastidite la cittá

Gianbelin

Se mi danno 30 Mila euro faccio anche io qualche cazzata in giro per la città tanto qualche intellettuale della mutua ne farà comunque l'elogio per non apparire assente da tanti eventi cul turali

Stefano

47.000 euro sprecati per rovinare per qualche settimana una delle più belle piazze d’Italia, inutile! Spero che sia l’ultimo anno, basta ! E con questi soldi risparmiati, iniziare a sistemare qualcosa nelle periferie dimenticate della città

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