Curiosità

Cartelloni di protesta apparsi alle finestre di Intesa Sanpaolo nel centro di Bergamo

I messaggi sono apparsi in giornata. Ancora ignoti gli autori

Cartelloni di protesta apparsi alle finestre di Intesa Sanpaolo nel centro di Bergamo
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Rudimentali cartelloni di protesta sono apparsi nella giornata di oggi (venerdì 3 marzo), appesi alle grate delle grandi finestre della sede di Intesa Sanpaolo in viale Roma, a Bergamo.

I messaggi sono stati scritti a mano con dei pennarelli su del cartone per imballaggi, che è stato poi affisso tramite l’impiego di nastro adesivo. In tutto ne sono stati realizzati tre: il primo recita: «Stop speculazione edilizia nelle valli», il secondo «Basta finanziamenti alle armi, giustizia sociale ora» e l’ultimo «Lützterath resiste». Al momento, non è ancora ben chiaro chi siano gli autori del gesto e se appartengano a qualche gruppo di protesta.

In assenza per il momento di ulteriori informazioni, restano ancora da spiegare almeno le prime due frasi, ma la restante sembrerebbe alludere alla vicenda, avvenuta in Germania il gennaio scorso, del villaggio abbandonato di Lützerath, in cui si è deciso di ampliare una miniera di carbone già presente sul posto. In quell’occasione la polizia aveva sgomberato oltre trecento manifestanti che occupavano l’area, tra cui anche l’attivista Greta Thunberg. L’iniziativa potrebbe quindi portare la firma di qualche collettivo, ma gli elementi sono ancora troppo pochi per avere una spiegazione chiara di quanto avvenuto.

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