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«C'è un uomo che entra in box e giardini. Va fermato, per sicurezza sua e degli altri»

La testimonianza di un cittadino di Villa d'Almè: «L'ho incontrato anche fuori dal supermercato. Ho capito che è in difficoltà, però...»

«C'è un uomo che entra in box e giardini. Va fermato, per sicurezza sua e degli altri»
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di Marta Belotti

Era appena tornato a casa da un viaggio, quando se l'è ritrovato nel proprio giardino. Si è spaventato, ma ha cercato di essere disponibile chiedendo semplicemente: «Cosa ci fai qui?». La risposta: «Non ho rubato nulla». Poi la fuga.

È questo l'incontro che un cittadino di Villa d'Almé ha descritto in una lettera inviata alla nostra redazione per segnalare la presenza in paese di un uomo che si intromette nelle proprietà private altrui - talvolta rubando piccole cose - per poi allontanarsi.

Il primo incontro

Il cittadino spiega che, subito dopo quel primo incontro, ha deciso di chiamare i Carabinieri: «È arrivata una volante della tenenza di Sorisole - spiega -. Dalla descrizione da me fatta del soggetto, i militari hanno riconosciuto una persona già nota per questo tipo di azioni, per la quale le autorità competenti non avevano ritenuto necessario nessun tipo di provvedimento detentivo/rieducativo/contenitivo. Mi hanno chiesto se volessi fare denuncia, ma dato che era la prima volta e non mi sembrava avesse rubato o danneggiato nulla, ho preferito lasciar correre».

Il secondo incontro

Racconta poi di un secondo incontro: «È successo solo pochi giorni fa, verso le 12.30. Io e mia moglie stavamo pranzando e non ci siamo accorti di niente. È entrato nel box che era aperto e ha preso qualche bottiglia di olio e di vino. Ci siamo accorti la sera dell'accaduto quando un nostro vicino ci ha segnalato di aver visto questa persona uscire dalla nostra proprietà con una borsa bianca. Il giorno dopo ho deciso quindi di fare denuncia di furto alla stazione dei Carabinieri di Sorisole. Mi hanno detto che conoscono bene il soggetto, che recentemente ha subito un processo per questo tipo di azioni, che si è concluso con un invito del giudice a "non farlo più"».

«Mi ha chiesto di non sgridarlo»

Questi sono stati due incontri avvenuti nella proprietà del cittadino, che però spiega di aver visto lo stesso individuo più volte in paese. Contattato, ci dice: «Stavo uscendo da un supermercato che è vicino a casa quando mi sono imbattuto in lui. Probabilmente mi ha riconosciuto, perché si è rivolto direttamente a me chiedendomi di non sgridarlo per quello che fa. Allora mi sono fermato a parlarci. Ho capito che si trova in una situazione di difficoltà. Penso che rubi piccole cose per poi cercare di rivenderle per guadagnarci qualcosina. Informandomi, ho saputo che la sua situazione è ben nota all'amministrazione e alle forze dell'ordine, che però mi hanno detto di non poter fare molto».

«È entrato anche a scuola»

Non solo, sono diverse le testimonianza che si aggiungono a quella del cittadino e che segnalano la presenza dell'uomo nelle macchine di altri, vicino ai garage, nei giardini e anche nella palestra delle scuole dove è rimasto anche bloccato, tanto da rendere necessario un intervento esterno.

Il cittadino conclude: «Non può andare avanti così. La situazione è non solo fastidiosa, ma anche pericolosa; non perché questa persona sia violenta, ma perché, giustamente, non si può sapere come reagisce chi se lo ritrova in giardino, nell'auto o addirittura in casa. È inevitabile che si possano creare momenti di tensione. Spero quindi che si possa trovare presto una soluzione».

Commenti
Alberto

Penso che a perdonarlo non lo si aiuta, anzi ne approfitta ritornando magari. E poi le istituzioni conoscono il caso già da anni e se gli succederà qualcosa di grave non potranno dire di non sapere o di avere le mani legate.

Irena

Non si fa la descrizione di questa persona..perché?

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