Chiude dopo oltre quarant'anni Paolo Moto, punto di riferimento per i piaggisti
Il titolare, Paolo Lucco, a 64 anni ha deciso di iniziare un nuovo capitolo della sua vita. L'officina di via Moroni aperta a 20 anni e i tanti clienti
Ha chiuso, col volgere dell'anno nuovo, l'officina "Paolo Moto" di Bergamo, in via Moroni. Un viaggio durato 42 anni si arresta quindi dopo che il proprietario, Paolo Lucco, 64 anni, ha deciso di iniziare un nuovo capitolo della sua vita.
Si abbassano le serrande
L'attività, specializzata in vendita e riparazioni di moto Piaggio, come riportato oggi (martedì 2 febbraio) da L'Eco di Bergamo è rimasta disponibile per la vendita per qualche tempo, ma a quanto pare alla fine non c'è stata la possibilità di continuare questa storia con un altro titolare. Per questo motivo, Lucco ha deciso di abbassare definitivamente le serrande, insieme alla moglie Patrizia che lo affiancava nel suo lavoro, anche se ha dichiarato che probabilmente andrà avanti a fare l'artigiano, dando una mano a uno dei suoi due figli nella sua azienda.
Una storia di oltre 40 anni
Il proprietario, dopo l'esperienza da ragazzo in un'officina di Verona, da ventenne aveva deciso di aprire una propria impresa: ecco quindi che acquista quella nel capoluogo orobico, iniziando a occuparsi soprattutto delle due ruote Piaggio, dato che in città sono da decenni molto presenti. Gli spazi della sua attività, in seguito, sono stati ampliati grazie all'acquisto di alcuni locali vicini e, dopo un po' di tempo, era diventato un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli appassionati.
Anche gli ultimi giorni Lucco, cremasco d'origine ma ormai bergamasco d'adozione, ha continuato a darsi da fare, sia al bancone che nel rapportarsi con i clienti, alcuni dei quali arrivati anche semplicemente per scambiare qualche parola prima della chiusura definitiva. Un bel daffare che, come ha spiegato anche lui, gli mancherà, per via della passione che metteva nella sua professione. Ma, come ha detto lui stesso, adesso bisogna andare avanti.
Imprenditori bergamaschi dove siete? I vostri Avi si rivolteranno nella tomba a vedere quanto poco v'interessi la vostra città. Quando sono arrivato a Bergamo nei primi anni '60, era tutto un fermento d'iniziative. Bergamo voleva crescere ..... E oggi? Tiriamo a campare.....