La decisione

Chiusa per seicento giorni la pista ciclabile Dalmine-Treviolo: proteste delle opposizioni

I lavori per la nuova arteria stradale Gronda Nord hanno interrotto un collegamento strategico per la mobilità sostenibile

Chiusa per seicento giorni la pista ciclabile Dalmine-Treviolo: proteste delle opposizioni
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di Laura Ceresoli

La realizzazione della Gronda nord, la nuova arteria stradale destinata a fluidificare il traffico tra Treviolo e il cimitero di Dalmine, ha comportato la chiusura temporanea di un’importante arteria per la mobilità sostenibile: la pista ciclabile Sforzatica Santa Maria-Treviolo.

Il Comune ha annunciato che il percorso sarà interdetto al transito per alcuni mesi a causa del cantiere e ha quindi invitato a cittadinanza a seguire percorsi ciclopedonali alternativi per raggiungere il comune di Treviolo.

Questa decisione ha immediatamente suscitato la reazione delle forze di opposizione consiliare: Pd e Nostra Dalmine hanno presentato un’interrogazione al sindaco e all’assessore competente, contestando la genericità delle soluzioni alternative indicate dall'amministrazione e proponendo percorsi alternativi più definiti.

«Il 2 aprile Comune di Dalmine, con un post sulla propria pagina Facebook, ha comunicato la chiusura del tratto di pista ciclopedonale che collega Dalmine a Treviolo per i lavori della Gronda Nord, senza però fornire alcuna indicazione alternativa per gli utenti», si legge nell'interrogazione presentata dalle minoranze.

Un’omissione che, secondo l’opposizione, «evidenzia una scarsa attenzione verso le esigenze di ciclisti e pedoni che quotidianamente utilizzano questo collegamento».

Le preoccupazioni delle minoranze si concentrano sulla rilevanza strategica della pista Sforzatica-Treviolo: «La presenza di percorsi ciclabili dedicati è fondamentale per promuovere gli spostamenti sostenibili», sottolineano, evidenziando come (...)

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