La sperimentazione

La Provincia diffida il Comune di Gorle: se non ritira le chiusure, scatterà il ricorso al Tar

Il presidente di via Tasso, Pasquale Gandolfi, precisa che si tratta di un atto tecnico, ma già prima dell'applicazione era stato emesso parere negativo perché il progetto non terrebbe conto delle ricadute sulle zone vicine

La Provincia diffida il Comune di Gorle: se non ritira le chiusure, scatterà il ricorso al Tar
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Dopo quasi un mese e varie critiche, la Provincia ha inviato ieri (mercoledì 26 marzo) una diffida al Comune di Gorle, che dovrà ritirare entro cinque giorni l'ordinanza di chiusura, dalle 7 alle 9 nei giorni feriali, dei varchi di accesso al paese delle vie Trento e Martinella.

Un atto tecnico

La sperimentazione, avviata il 3 marzo scorso, secondo i primi cittadini dei comuni vicini avrebbe ulteriormente rallentato il traffico proveniente dalla Val Seriana. L'atto formale di via Tasso, come specificato dal presidente Pasquale Gandolfi a L'Eco di Bergamo, ha un carattere tecnico e non politico ed è stato deciso dall'Ufficio viabilità, perché l'ordinanza non sarebbe adeguata a determinate situazioni.

Se l'Amministrazione locale non ritornerà dunque sulla sua decisione, il prossimo passo potrebbe essere il ricorso al Tar, un'azione che la Provincia ha voluto appunto evitare con questo avvertimento ufficiale. I tecnici di via Tasso, del resto, avevano già dato parere negativo al proposito del Comune ancora prima che fosse applicato, in particolare perché non terrebbe conto delle ricadute sulle zone vicine.

L'ipotesi di un'altra sperimentazione

Oggi, in Prefettura, il sindaco di Gorle, Giovanni Testa, insieme all'assessore alla viabilità di Bergamo, Marco Berlanda, dovrebbe rilanciare con un'altra sperimentazione, concordata con Palazzo Frizzoni. Per capire di cosa si tratti con esattezza, si dovranno aspettare gli sviluppi, ma il primo cittadino dell'hinterland ha accennato anche alla possibilità di lasciare quasi sempre verde il semaforo del nodo della Martinella, per garantire un maggiore scorrimento del traffico.

Commenti
Francesco Giuseppe

Eliminare il semaforo della Martinella, pur dannoso, o lasciarlo sempre verde, trasformerebbe la via Martinella stessa, sia da via Corridoni che per via Corridoni, in una coda abnorme. Chi proviene o va verso la suddetta via passa da lì, e deve uscire ed entrare, con la coda che si forma già con il passaggio del tramino. Se si continua ad inventarsi soluzioni di facciata non si risolve nulla.

il traffico siamo noi

"L'ordinanza non sarebbe adeguata a determinate situazioni". Ci dovete però dire quali "situazioni" sarebbero, altrimenti rimane una chiacchiera da bar... Da quando in qua un sindaco, che ha responsabilità nella tutela della sicurezza e salute pubblica nel suo comune, non puo' chiudere parzialmente una strada permettendo comunque il transito ancora abbondante e continuo su altre strade? Da quanto un comune non dovrebbe poter stabilire una gerarchia di strade e di loro funzioni all'interno del proprio comune per sottostare invece all'idea perversa da anni '60 del secolo scorso, idea ormai seppellita ovunque tranne che alle ns latitutidini, che tutto nelle ns città deve essere asservito al transito automobilistico? Vorrei proprio vedere cosa direbbe il tar, sempre che lo facciano per davvero il ricorso...

sandro

Spero questa vicenda acceleri l'eliminazione del semaforo alla martinella coi suoi assurdi tempi morti, andava fatto contestualmente al cavalcavia della rotatoria delle valli.

Marcello

Bene, così sarà finalmente chiaro e sotto gli occhi di tutti che l'eliminazione del semaforo della Martinella non risolverà un bel niente, ma sposterà solo le code di 200 metri avanti rispetto a dove sono ora.

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