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Cibo a base di insetti, la ricerca dell'Università di Bergamo su un tema molto divisivo

L’analisi verrà presentata venerdì 17 marzo in Ateneo alla presenza di politici, studiosi e rappresentanti del settore

Cibo a base di insetti, la ricerca dell'Università di Bergamo su un tema molto divisivo
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Mangiare insetti: una pratica già presente in varie parti del mondo, tant’è che circa due miliardi di persone li hanno compresi nella loro alimentazione. Tuttavia il tema, nonostante l’Unione Europea abbia già approvato nel 2018 una normativa sul cosiddetto “novel food”, è ancora molto divisivo in Italia. Viene soprattutto da chiedersi quanti siano gli italiani disposti a mangiare cibo a base di insetti e, in particolare, quale sia il loro profilo.

A queste e altre domande mira a rispondere la ricerca condotta dall’Università degli Studi di Bergamo, intitolata “Insect Food e consumatori”: a sei anni dall’ultima indagine su larga scala, il lavoro va ad aggiornare la fotografia dell’atteggiamento dei consumatori italiani e ne propone una profilazione più attuale.

I risultati della ricerca saranno presentati nel corso dell’evento “Cibi a base di insetti: cosa ne pensano i consumatori?” in programma per il prossimo venerdì 17 marzo, dalle 10.30 alle 12.30, in presenza presso l’Ateneo ma anche in diretta streaming.

A presentare il contesto europeo e discutere delle potenzialità del Made in Italy ci saranno il consigliere di Regione Lombardia Giovanni Malanchini, il manager di Ipiff (International platform of insects for food and feed) Steven Barbosa, la fondatrice di Alia insect farm Carlotta Totaro Fila, i professori Daniela Andreini e Giuseppe Pedeliento e il ricercatore Riccardo Valesi.

La partecipazione all’evento è gratuita, ma è necessario registrarsi online al seguente link. Per maggiori informazioni, si può anche visitare la pagina del sito dell’Università di Bergamo.

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