Una lunga attesa

Ciclabile della Val Seriana, ad Albino finalmente in arrivo le nuove passerelle (in ferro)

Cantiere al via. Il sindaco: «Tempo due, tre settimane e sarà tutto fatto». Tuttavia, sono ancora molte le criticità da risolvere

Ciclabile della Val Seriana, ad Albino finalmente in arrivo le nuove passerelle (in ferro)
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di Fabio Gualandris

L’annuncio del sindaco di Albino Fabio Terzi dello scorso 10 giugno ha trovato conferma: i lavori per la sostituzione delle due passerelle sulla ciclopedonale della Valle Seriana a Comenduno di Albino sono effettivamente iniziati lunedì 13 giugno. Presto la ciclopedonale tornerà dunque scorrevole.

Siamo stati in sopralluogo per verificare l’approntamento del cantiere, ben delimitato oltre l’area delle due passerelle in legno che verranno sostituite con manufatti in ferro. Mezzi e parte dei manufatti sono già sul posto. L’intervento, a cura della Comunità Montana Valle Seriana, costerà 150 mila euro.

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Era il 9 giugno 2021 quando il dottor Roberto Tisi, comandante della Polizia Locale di Albino e responsabile dell’area 4, emise un’ordinanza per l’immediata chiusura delle passerelle ammalorate oggetto di intervento di messa in sicurezza. L’atto amministrativo venne disposto a seguito della relazione trasmessa alla Comunità Montana da parte dell’ing. Emilio Nicoli seguita al sopralluogo alle due passerelle pedonali che scavalcano la roggia Comenduna-Spini nella frazione albinese di Comenduno. I manufatti presentavano ammaliamenti delle travi portanti che ne pregiudicavano la stabilità strutturale. La chiusura, valutato il pericolo per la pubblica incolumità, si rese necessaria anche al fine di poter eseguire i lavori di messa in sicurezza. Ufficialmente non è mai stato istituito un percorso alternativo, tanto che il sindaco di Albino dichiarò: «Non me la sono sentita di segnalare un percorso alternativo che porta sulla ex Provinciale, sarebbe da assassini».

In effett, percorsi alternativi protetti non ce ne sono, ma sono stati molti in questo anno i cicloamatori e i camminatori che si sono avventurati sulla ex Provinciale, anche famiglie, soprattutto nei fine settimana. Per superare il blocco da valle escono su via Partigiani, all’altezza dell’ex dancing Pierrot, imboccano via Provinciale, che percorrono fino all’incrocio con via del Maglio (poco dopo il market Carrefour) da dove raggiungono via Serio e la ciclopedonale nei pressi del ponte nuovo di Comenduno. Il tratto misura 1,7 km con tempo di percorrenza a piedi dato a 21 minuti. Tuttora e da oltre un anno è questa la via alternativa più breve, ma ancora per poco.

Torniamo così al tanto atteso ripristino: «I due passaggi erano molto pericolosi - ci spiega il sindaco -, si trovavano in uno stato di ammaloramento molto importante, uno dei quali prossimo al cedimento. Siamo stati obbligati a chiuderli. Dal canto suo, la Comunità Montana, prima di avere le risorse a disposizione per mandare a gara l’opera di intervento, ha realizzato il progetto. La costruzione dei due ponti che verranno posati è completata. Appoggeranno sulle spalle in cemento armato, già esistenti, per cui la posa comporterà un tempo relativamente breve, tra le due e le tre settimane. I ponti saranno percorribili e agibili indicativamente per fine giugno. Potremo così riaprire quel tratto di ciclabile, restituendo ai nostri cittadini e a tutti i fruitori della ciclopedonale la possibilità di godere a pieno di un tratto tanto bello del percorso».

Successivamente, sarà la volta del nuovo ponte che unisce Casnigo a Vertova e della passerella in località Baia del Re. Tuttavia continuano a essere molte le criticità della ciclopedonale. Prendendo in considerazione il solo tratto albinese, segnaliamo: il disfacimento di barriere protettive in diversi punti; poco a monte della stazione Teb la frana che il 4 agosto 2021 ha reso inagibile un tratto del percorso a ridosso dell’argine del fiume; il grosso albero sradicato dalla corrente del Serio, che vive e ha messo nuove foglie, ancorato dall’ottobre scorso nel suo letto all’altezza della frana. Sarà davvero l’estate della rinascita per la ciclopedonale della Valle Seriana? Ci contiamo, ma continueremo a vegliare.

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