Ciclabile di Via Einstein, il Comune risponde alle critiche dei residenti di Colognola
L'amministrazione difende il progetto: «Opera strategica per collegare Bergamo a Stezzano. I parcheggi saranno recuperati, l'albero abbattuto era malato»

Dopo le numerose polemiche sollevate dai residenti di Colognola sulla nuova pista ciclopedonale di via Einstein, l'amministrazione comunale di Bergamo ha preso posizione difendendo a spada tratta la validità di un'opera che, nonostante le proteste, viene considerata strategica per la mobilità sostenibile cittadina.
La risposta del Comune
L'assessore ai Lavori pubblici Ferruccio Rota risponde con fermezza alle critiche: «Rispetto ma non condivido la posizione di chi dice che l'opera è inutile: è una delle poche piste ciclabili che collega in un percorso continuativo con un altro Comune, in questo caso Stezzano, con Bergamo, in via San Bernardino, grazie alla nuova passerella». Un intervento che quindi, secondo l'assessore, andrebbe inquadrato in un disegno più ampio di connessioni urbane ed extraurbane.
Riguardo alla principale preoccupazione dei cittadini - la scomparsa di 22 posti auto in una zona dove molti condomini sono privi di box - Rota offre rassicurazioni concrete: «Saranno tutti recuperati in piazzale della Scienza, il saldo finale sarà di un solo posto in meno». Una soluzione che l'amministrazione ritiene quantomeno adeguata per bilanciare le esigenze di mobilità ciclabile con quelle di sosta dei residenti.

Lavori in stand-by
I lavori, realizzati al 90 per cento, sono attualmente sospesi, ma per ragioni tecniche e non per ripensamenti: «Siamo in attesa del via libera di un condominio per l'utilizzo di un'area verde, ma l'assemblea condominiale ha già deliberato, manca solo la formalizzazione, poi completeremo l'intervento», chiarisce l'assessore. E aggiunge: «Lavoreremo anche sulla cartellonistica, così che le persone inizino ad imparare ad usare il tracciato».
La questione "verde"
Anche sul fronte dell'area verde, altro punto dolente sollevato dai residenti per via dell'abbattimento di un grande acer negundo, il Comune ha voluto fare chiarezza. L'assessore al Verde e Ambiente, Oriana Ruzzini, spiega che l'intervento è stato «inevitabile, l'albero era già stato danneggiato da precedenti scavi».

A supporto di questa tesi, l'amministrazione ha anche affisso un cartello pubblico chiarendo che «l'acer negundo presentava seccumi e lesioni all'apparato radicale» ed era inoltre «inserito nella black list di Regione Lombardia» come specie invasiva.
Inoltre, Ruzzini ha evidenziato gli sforzi fatti per preservare il patrimonio arboreo: «Il progetto è stato oggetto di una variante in corso d'opera per minimizzare le interferenze con le alberature esistenti, sono stati salvati 4 bagolari in via Einstein e sono state ridisegnate aiuole e stalli auto per ridurre al minimo l'impatto degli scavi sugli apparati radicali dei tigli presenti». Nonostante questi accorgimenti, ammette che «non è stato possibile mantenere le piante che ricadevano direttamente nel tracciato della pista».

Il progetto
Il percorso ciclabile, una volta completato, si snoderà partendo dal tracciato su via per Azzano (che a sua volta si connette con il tratto di via per Stezzano), proseguirà lungo l'attraversamento con semaforo a chiamata e, utilizzando il passaggio nel vicolo e nell'area verde esistente, entrerà in via Einstein dove è stato allargato il marciapiede, tra via Costantina e via Fermi. Il tracciato attraverserà poi il parco di via Einstein per giungere su via Linneo, con un percorso ricavato dall'allargamento del marciapiede esistente.
I residenti, rappresentati da Francesco Benigni, ex consigliere comunale e presidente di Circoscrizione, avevano denunciato come «questo tratto di pista ciclopedonale ha comportato l'eliminazione di 22 posti auto in un comparto edilizio con la presenza di condomini privi di box» e criticato la mancanza di un confronto preventivo sul progetto. Questioni a cui l'amministrazione ha risposto illustrando la visione complessiva dell'opera e le soluzioni tecniche adottate per mitigarne l'impatto.
@Vanni, la passerella che citano è quella nuova che passa da Colognola (altezza Famila) a parco ovest, e quindi San Tomaso. È al servizio del quartiere ed è molto usata (si evita il traffico di Via S. Bernardino)
Già da anni Colognola è un quartiere in cui, chi arriva da fuori, non trova quasi mai un parcheggio, se non nell'area appena fuori dalla circonvallazione, e questo pure di sera. È facile pensare che la situazione non migliorerà anzi. D'altra parte questi "crociati" contro le auto private li avete rivotati in massa, pure a Colognola, e allora teneteveli. E invece di protestare a vuoto, ricordatevene fra 4 anni.
Tanto avete sempre ragione Una domanda" avete fatto un test su quanti utilizzano la nuova pensilina sopra la circonvallazione? " Uno che abita in centro Colognola si sogna di arrivare fin lì
Sono necessari interventi come questo per collegare con piste ciclabili sicure tutto l’hinterland. Mi auguro che anche l’asse Bergamo-Lallio-Dalmine torni al centro di questa attenzione dopo la fine dei cantieri eBrt, magari rendendo le corsie per il bus anche ciclabili nei punti in cui non vi è più una pista ciclabile dedicata. Per la Teb2 è stata prevista fin da subito la pista ciclabile, per la eBrt non ancora.