Attenzione

Cimici dei letti: cosa sono e come prevenirle? Risponde Ats Bergamo

Preoccupa la recente "invasione" che ha colpito la Francia e altri Paesi europei: l'agenzia bergamasca fa chiarezza sul parassita

Cimici dei letti: cosa sono e come prevenirle? Risponde Ats Bergamo
Pubblicato:
Aggiornato:

Turismo e commercio hanno contribuito alla diffusione dei cimici dei letti: questi parassiti hanno recentemente fatto parlare molto di sé, specialmente alla luce della recente "invasione" che ha colpito la Francia e altri Paesi europei. Ma cosa sono precisamente e come prevenirne la diffusione? Lo ha spiegato Ats Bergamo attraverso una nota stampa.

Molto comune fino alla Seconda Guerra Mondiale, la Cimex lectularius ebbe un forte decremento nell’immediato dopoguerra, scomparendo e ripresentandosi negli ultimi decenni. A Bergamo il primo caso della “nuova presenza” di infestazione si è registrato nel 2004. Da allora, i casi sono tendenzialmente sporadici.

Il ciclo di sviluppo della Cimex lectularius si svolge sempre vicino a siti frequentati dall'ospite a sangue caldo. La femmina depone le uova nelle anfrattuosità/asperità offerte dagli ambienti domestici e dall'arredamento, in particolare incollandole alle fibre tessili di imbottiture, cuciture dei materassi/poltrone, ecc. La schiusa delle uova dipende dalla temperatura: è inibita a valori superiori ai 37°C o inferiori ai 13°C.

Come le cimici infestano gli ambienti

L'infestazione degli ambienti avviene per eventi del tutto accidentali, con il trasporto passivo del parassita tramite la biancheria (lenzuola, cuscini, federe), i bagagli (dopo pernottamenti in un ambiente infestato). Le cimici dei letti cercano l'ospite attirate dagli stimoli termo-chimici (temperatura e CO2) non odoriferi, esclusivamente nelle ore notturne con picchi prima dell'alba, pungendo più volte alla ricerca di un capillare, mentre nelle ore di luce rimane nascosta, aggregandosi in punti comuni.

Perché sono un problema per l'essere umano? In primis per la capacità di infestare i locali, in particolare le abitazioni (ad esempio camere da letto e salotti), i mezzi di trasporto (treni, traghetti ed autobus), le strutture ricettive in genere. Poi per via della loro natura ematofaga, ovvero le punture causate da «fenomeni infiammatori e/o allergici, conseguenti dall’inoculazione dell'anticoagulante/anestetico contenuto nella saliva dell’insetto, associati alla formazione di un edema ed un eritema localizzato e, naturalmente, pruriginoso».

In poche parole gli insetti, mordendoci, iniettano una sorta di anestetico contenuto nella loro saliva che potrebbe provocare infiammazioni o allergie in forma di macchie rosse che fanno prurito. Eventuali infezioni batteriche nella zona colpita dai morsi non dipendono dalle cimici che non sono vettori di agenti patogeni, ma semplicemente derivano dalle «frizioni meccaniche che il soggetto mette in atto per eliminare il prurito», ovvero dal grattarsi.

«Ats Bergamo, tramite il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, effettua attività di informazione rivolta alle Istituzioni e ai cittadini, attraverso indicazioni tecniche finalizzate alla prevenzione e indicazione sulla tipologia di trattamento delle abitazioni infestate (ATS non effettua interventi di disinfestazione) - fa sapere l'Agenzia -. In caso di necessità di determinare entomologicamente la problematica, ATS Bergamo svolge l’attività in collaborazione con il Museo di Scienze Naturali di Bergamo».

Commenti
Zecchini Romano

Anche a me capita di svegliarmi al mattino con punture di insetti molto fastidiose per un paio di giorni e non sono le zanzare

giuseppe varelli

va bhe.....a me pare na' strunzata, e a voi?

Mara

I commenti si commentano da soli 🤭...nessun commento da Ats?

Anna

Concordo con i due commenti precedenti

Norma

Non ho letto ne come prevenire ne come risolvere il problema!!! Questo articolo non serve a niente

Seguici sui nostri canali