risultati curiosi

Classifica sulla reputazione delle città: a Bergamo bene la sicurezza, male vivacità e cultura

L'indagine è diversa da altre classifiche più convenzionali basate su indicatori oggettivi e punta invece sul percepito in diversi ambiti

Classifica sulla reputazione delle città: a Bergamo bene la sicurezza, male vivacità e cultura
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Bergamo è una città alla quale manca un po' di spirito, tanto da arrivare all'ultimo posto per "vivacità sociale" e per "food/cucina e ristoranti", eccelle invece in sicurezza, pulizia e spazi verdi, dove conquista il secondo posto. Queste sono le sorprese riservate dall'analisi L'Italia e la sua reputazione - Le città, indagine realizzata da Italiadecide in collaborazione con Intesa Sanpaolo e condotta con Makno.

In questa graduatoria viene dato spazio ai risultati di una survey web nazionale su un campione di 1.200 cittadini di Bari, Bergamo, Bologna, Genova, Roma, Milano, Napoli, Palermo, Torino e Verona, con un focus sulle percezioni sociali e una particolare attenzione alla componente femminile.

Meglio se visti dall'estero

Si tratta quindi di un'indagine diversa da altre classifiche più convenzionali basate su indicatori oggettivi. Questo studio è orientato infatti a inquadrare la reputazione delle città italiane sulla base della percezione sociale e sulla qualità della vita.

Per quanto riguarda il giudizio complessivo, sul campione delle dodici città considerate Bergamo si situa poco sopra la metà, al quinto posto con un voto di 6.06. Interessante rilevare che se la stessa domanda viene posta a stranieri, il giudizio sale al 6.37, segno che dall'estero Bergamo venga vista meglio che qui.

Gli anziani stanno meglio

Il risultato è una media tra i voti più alti, sempre superiori al 6, dati dagli over 45 (con punte di 6.4 degli over 64) e altri sotto la sufficienza dati dai più giovani, con picco negativo al 5.7 di chi ha tra i 35 e i 45 anni. C'è invece omogeneità tra uomini e donne: i primi 6.1 e le seconde 6.0. Una percezione, questa, che è in linea anche con i dati dell'Osservatorio del Sole 24 Ore che nell'ultima ricerca aveva evidenziato come in città e provincia vivessero meglio gli anziani dei giovani.

Fattore per fattore

L'analisi approfondisce anche quindici fattori: sicurezza, servizi sanitari, opportunità di lavoro, costo della vita, qualità dell'aria, trasporti pubblici, spazi verdi, pulizia, offerta culturale, accoglienza e cordialità degli abitanti, vivacità Sociale, food/cucina e ristoranti:, qualità delle scuole, infrastrutture tecnologiche, accessibilità per le persone con disabilità.

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Come anticipato, dai voti dati a questi indicatori emerge l'immagine più stereotipata di una Bergamo chiusa e austera, non solo con gli ultimi posti di vivacità sociale e food/cucina e ristoranti, ma anche con punteggi bassi di offerta culturale (terzultima), accoglienza e cordialità (sempre terzo posto dal baso). Profilo medio per infrastrutture tecnologiche, qualità delle scuole, trasporti pubblici, qualità dell'aria, costo della vita, opportunità di lavoro, servizi sanitari.

Commenti
Beppe

Eccelle in sicurezza e pulizia? Ma quando mai

Marcello

La solita indagine un po' così, che paragona grandi città (Roma, Milano, Napoli, Torino, Genova), capoluoghi di regione (Bari, Bologna, Palermo) e una delle città turistiche più note d'Italia (Verona) e infine Bergamo, che non c'entra nulla con le altre. Proprio vero che d'estate non si sa che cosa scrivere ..

Simone

Chiaro segno che dall'estero Bergamo venga vista meglio che qui. Infatti gli Italidioti sono rasiiisti !!!

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