Così non va

Code al controllo passaporti extra Ue all'aeroporto di Orio, la denuncia di due viaggiatori

Lo scalo "vola" verso numeri da record, ma alcune situazioni restano complicate. «Oltre 600 persone accalcate, scena da film e tensione»

Code al controllo passaporti extra Ue all'aeroporto di Orio, la denuncia di due viaggiatori
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Le ultime due settimane sono state molto intense per l'aeroporto di Orio. Il ponte del 25 aprile prima e dell'1 maggio poi, infatti, hanno convinto molti a concedersi delle brevi vacanze e così lo scalo ha fatto registrare numeri da record, con picchi di utenti mai toccati prima e che confermano le ottime stime - da record - per l'anno in corso.

Allo stesso tempo, però, tutti questi viaggiatori hanno acuito problematiche esistenti da tempo nello scalo. In primis, quella della carenza di personale per la Polizia di frontiera che opera all'aeroporto di Bergamo, con conseguenti lunghe code all'area arrivi extra Schengen.

La protesta di un lettore

La conferma è arrivata proprio questo fine settimana, come evidenzia la lettera che ci ha scritto sabato 29 aprile un lettore di ritorno con la moglie da una breve vacanza a Bucarest (Romania): «Mi metto in coda al controllo documenti con altri cerca 200 passeggeri, il volo è perfettamente in orario (ore 17) e attendiamo in coda 20 minuti perché nei box di controllo non ci sono ancora i poliziotti addetti al controllo. Solo alle 17.25 arrivano due agenti che iniziano i controlli, ma la fila avanza con grande lentezza e la gente in coda inizia a protestare».

Il lettore spiega di aver anche chiesto chiarimenti: «Chiamo telefonicamente il Posto di Polizia dell’Aeroporto di Orio al Serio per chiedere spiegazioni su questi ritardi e lentezze che causano disagi ai passeggeri (presenti numerosi bambini e anziani) e sottolineo come sia molto irrispettoso nei confronti dei viaggiatori provenienti da un paese “No-Shengen” che devono mostrare giustamente il proprio documento, non predisporre un adeguato numero di agenti per il suddetto controllo. Mi viene risposto che comprendono il nostro disagio, ma che gli agenti svolgono anche compiti di pubblica sicurezza oltre al controllo documenti e che il Posto di Polizia di Orio richiede da tempo al Ministero un aumento del numero degli agenti senza riuscire a ottenerlo». Una cosa vera, confermata anche da diverse notizie di cronaca degli ultimi anni.

«Alle 17.30 - conclude il lettore che ci ha scritto -, dopo le proteste e la telefonata, arrivano altri due agenti e solo alle 18/18.10 circa la coda viene smaltita. Pare che questo problema sia molto frequente e quindi è condizione normale all’ aeroporto di Orio al Serio, come ci riferiscono alcuni addetti, attendere più di un’ora per il controllo dei documenti».

Una lettrice: «Oltre 600 persone accalcate»

Alcune ore dopo è invece una lettrice a scrivere alla nostra Redazione per lamentare più o meno la stessa cosa, avvenuta però la sera di ieri (domenica 30 aprile): «Denuncio quanto accaduto stasera all’aeroporto di Bergamo: oltre 600 persone accalcate al controllo passaporti agli arrivi. Il nostro aereo è atterrato alle 22.30, la cosa si é protratta per almeno un'ora e mezza; solo due poliziotti al controllo, su sei potenzialmente disponibili; scene da film, con bambini che vomitano, donne incinta che si sentono svenire, donne anziane che hanno bisogno di sedersi; la folla che inizia giustamente a scaldarsi e a urlare cori da stadio».

La lettrice aggiunge anche che «all’uscita, una volta recuperati i bagagli, senzatetto che abitano la hall dell’aeroporto e dormono sdraiati» e chiama quindi in causa il presidente di Sacbo, società che gestisce lo scalo, Giovanni Sanga, chiedendogli di attivarsi «da subito per poter permettere alla città di Bergamo di avere un aeroporto degno, gestito da persone degne. Quanto ho visto stasera non è certo in linea con l’immagine che il mondo ha dei bergamaschi. Per quanto tempo volete lasciare ancora la situazione in un tale degrado?».

Sottolineando come le due questioni siano in realtà differenti e che i problemi dei controlli all'area extra Schengen sono più legati a una carenza di personale che non dipende dalla gestione dello scalo ma dal Ministero, resta un tema: a fronte dei continui aumenti dei flussi di viaggiatori, l'aeroporto di Orio sarà in grado di mantenere degli alti standard di "ospitalità" per i viaggiatori? Perché i problemi ci sono e alcuni sono ormai cronici, l'aumento del numero di persone che transitano per lo scalo non farà altro che peggiorare la situazione se non si trova una soluzione.

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