Commenti su: Comprensorio unico Colere-Lizzola, anche il Cai Valle di Scalve dice no

Francesco Giuseppe

Il CAI ritiene le montagne il suo parco giochi, escludendno tutti coloro che invece, vorrebbero viverci. Per viverci però, occore economia, che si fa anche sul turismo e i comprensori sciistici. IL CAI (club anziani intolleranti), non ha mai detto una parola sui comprensori del Trentino, del Sud Tirolo, della Valle d'Aosta e di tanti altri luoghi che invece esalta per la natura, per i percorsi (tutti con i nostri soldi, vista l'autonomia che hanno e che nega ai lombardi), come mai? Non sono state colate di cemmento anche quelle, come i loro rifugi, anche nella bergamasca? Ovvio che preferiscono che gli abitanti, uno alla volta, scappino per poter lavorare e vivere, facendo restare solo orsi, lupi, cervi e cinghiali, sulle nostre montagne, e loro a giocarci. Ridicoli, come tutti gli altri oppositori ai progetti in montagna, Tutti incittà a perstarci i piedi l'un l'altro, via i montanri dai monti, certo.

ennio

Al CAI Schilpario, direi di uscire dalle pie illusioni iniziando a sistemare e segnare i sentieri, predisponendo i percorsi che citano in quanto non ve ne è traccia evidente in Valle. Esempio ne sono i percorsi per le ciaspole.... Poi che in un'offerta complessiva servano anche le esperienze olististiche è corretto. Non devono essere però le sole. Un ultimo appunto, tutte le iniziative proposte sono legate alla pratica escursionistica giornaliera. Il Turismo si fa con le strutture ricettive e, mi sembra che in Valle manchino o siano poco adeguate agli standard attuali.

Alberto

Chi ama la montagna non può che essere contro le colate di cemento in alta quota distruggendo zone finora rimaste naturali! Personalmente preferisco ascoltare le marmotte agli altoparlanti con la musica a 2000 m. Ma è possibile che deve essere tutto e sempre business a qualsiasi costo per insaziabile fame di soldi? Dove vogliamo arrivare?

Stefano

"Bagni in foresta, yoga, incontri con autori, esperienze musicali e di scrittura, di ricerca personale, percorsi formativi outdoor, valorizzazione della pratica dell'alpinismo e dello scialpinismo, cammini, trekking tematici anche guidati, percorsi per mountain bike e bici elettriche, valorizzazione delle produzioni agroalimentari, recupero di strutture abbandonate" ...scusate eh....ma se avete così tante idee per rilanciare il turismo nelle valli....perchè finora non avete fatto nulla di tutto ciò?? Speriamo che questo comprensorio veda la luce, è un'opportunità fantastica per la valle (opportunità evidentemente non colta....)