Concerto del 25 aprile annullato a Stezzano, il sindaco risponde agli Arpioni: «Post arrogante»
Tangorra ha replicato alla band, che ha parlato di «ipocrisia»: «Le loro parole non rispettano il senso della Liberazione e non aiutano a costruire la Pace»

di Marco Boffa
Continua a fare discutere la scelta di annullare i tradizionali concerti del 25 Aprile a causa del lutto nazionale dichiarato per la scomparsa di Papa Francesco. Una scelta che, di fatto, ha azzoppato i festeggiamenti per l’ottantesimo anniversario della Liberazione.
Le polemiche sono sorte anche a Stezzano, dove l’Amministrazione comunale ha deciso di annullare l’atteso concerto degli Arpioni e dei Brassato Drum. In particolare, gli Arpioni rappresentano uno dei gruppi storici della militanza di sinistra a livello provinciale, molto spesso presenti alle feste del 25 aprile e del primo maggio, e che si dicono sconcertati dalla decisione dell’amministrazione Tangorra, accodatasi a una decisione presa dal Governo centrale e seguita anche da tante altre amministrazioni.
Gli Arpioni: «Siamo davvero arrabbiati»
Del resto, la band non le ha certo mandate a dire sul proprio profilo Facebook:
«Siamo davvero arrabbiati. Il concerto del 25 Aprile a Stezzano è stato annullato in osservanza del lutto nazionale proclamato per un uomo che li avrebbe mandati a quel paese per molto meno. Il trionfo dell'ipocrisia di chi rideva e faceva karaoke il giorno della strage di Cutro e che delle raccomandazioni di Bergoglio sui diritti umani e sulla guerra e sui prigionieri nelle carceri ha sempre fatto carta straccia. E alla faccia dello stato laico il governo più a destra della storia repubblicana cerca di oscurare una ricorrenza fondamentale, fondativa, come sono gli ottant'anni dalla liberazione dal nazifascismo. La cosa che ci lascia ancora più basiti però è che anche comuni governati da chi si vorrebbe progressista si accodino a questa logica, retriva, repressiva e bigotta. Questo prostrarsi a chi vuol disinnescare la vitalità, l’intelligenza, la storia. Quindi niente concerto. Niente festa di Liberazione, ma un morigerato silenzio».
Il sindaco: «Post arrogante»
Davanti a queste parole, il sindaco di Stezzano, Simone Tangorra, ha replicato attraverso il proprio profilo social:
«Il post arrogante ed intriso di frustrazione con la quale un gruppo rock giudica le scelte dell’amministrazione da un univoco, politicizzato punto di vista, non rispetta il senso del 25 Aprile e non aiuta a costruire la Pace. Giudica, non critica: le critiche sono sempre lecite, i giudizi, soprattutto quelli tranchant, andrebbero sempre evitati. “Non giudicate e non sarete giudicati”.
Arrogarsi il diritto di giudicare significa essere costruttori di muri e non di ponti, fautori di conflitti e non di Pace. Significa tradire il tanto sbandierato quanto strumentalizzato spirito del 25 Aprile. L’invito alla sobrietà del Ministero non si è capito cosa volesse dire. Noi festeggeremo il 25 Aprile la mattina in piazza e, come a suo tempo abbiamo esposto la bandiera ucraina, quest’anno esporremo quella palestinese. Scelte forti quanto criticabili. Ma non ci si dica che ci prostriamo ad alcuno. Nessuno metta in discussione lo spirito profondamente antifascista dell’amministrazione che rappresento.
Semplicemente, ci sembrava e ci sembra fuori luogo fare musica rock in piazza (evento organizzato e pagato dall'Amministrazione, fra l'altro) il giorno prima dei funerali del Papa. Un grande uomo, unico fra i potenti della Terra che ha avuto il coraggio di usare il termine genocidio parlando di Gaza. Se da lassù avesse un istante per gettare un occhio alle quisquilie tra sindaco ed Arpioni, sorriderebbe e direbbe: "Suvvia ragazzi, è il 25 Aprile, fate la Pace"».
Condivido le parole del sindaco. E se sono musicisti facciano musica e non strumentalizzazione politica.
Oh mamma mia que dolor en la cabeza!
Rispetto per la morte del Papa? Volanti che identificano la nipote di partigiani che espone fuori dal proprio panificio un lenzuolo con la scritta"25 aprile buono come il pane bello come l'antifascismo". Da Besana, a Bovisio Masciago, Carate Brianza, Seveso e (ancora) a Lentate sul Seveso, si è esclusa l'Anpi dai preparativi della celebrazione. Si è chiesto di esporre uno striscione con la scritta "1945-2025, ottantesimo anniversario della Liberazione", senza simboli politici, con il solo scopo di tenere viva la memoria, ma da Lissone a Bovisio e in quasi 20 comuni (tutti di centrodestra), è stato detto no! Non si tratta di sinistra contro destra ma di Democrazia contro dittatura! Secondo voi da che parte si sarebbe schierato il Papa?
Secondo me , la questione è una: è morto il Papa , non uno qualsiasi, merita rispetto com'è giusto che sia , feste e musiche si possono rimandare trovo giusta la decisione del sindaco anche perché non è l' unico ad aver annullato un evento programmato.
Chiedano scusa ai CLASH per la schifosa cover di “should I stay or should I go”, e lascino stare Jannacci che lo rendono banale, cosa che non era affatto