Conferenza dei servizi: treno per Orio a raso in via Lunga. Residenti (ancora) inascoltati
Dal progetto originario è stata stralciata l’idea di realizzare un sovrappasso nel punto in cui la nuova linea avrebbe dovuto scavalcare via Lunga
Cambia il volto del treno per Orio, il futuro collegamento ferroviario a doppio binario tra la stazione di Bergamo e l’aeroporto. Ma non nel modo auspicato da comitati cittadini e associazioni ambientaliste, visto che nel progetto non è previsto (per l’ennesima volta) nessun seminterramento della tratta.
Ieri, venerdì 9 aprile, si è chiusa la Conferenza di servizi indetta a dicembre del 2021 dalla commissaria straordinaria Vera Fiorani, che è anche amministratrice delegata di Rete ferroviaria italiana. Dal progetto originario è stata stralciata l’idea di realizzare un sovrappasso nel punto in cui la linea ferroviaria, deviando dai binari della linea esistente Bergamo-Montello, avrebbe dovuto scavalcare via Lunga. Nel nuovo progetto i binari del treno per Orio rimarranno “a raso”, anche in via Lunga.
Una soluzione progettuale che accoglie in pieno una delle osservazioni presentate da Palazzo Frizzoni e solo parzialmente il parere espresso dal Ministero della Cultura, che a suo tempo aveva ribadito come «il tratto in direzione aeroporto, compreso tra l’inizio del sovrappasso progettato a scavalco della via Lunga e la galleria già prevista nel progetto in valutazione, dovrà essere interrato, anche al fine di eliminare il sovrappasso medesimo».
I residenti di Boccaleone, al contrario, da tempo continuano a sostenere la necessità d’interrare parzialmente il nuovo collegamento ferroviario, per evitare che l’infrastruttura (un’opera dal valore di 170 milioni di euro) abbia costi ambientali e sociali a lungo termine troppo elevati.