«Consigli da remoto per maternità, paternità e disabilità»: la sollecitazione dalla Provincia
La consigliera di Parità, Miriam Campana, ha inviato a tutti gli amministratori del territorio un invito a cambiare i regolamenti

Dopo lo scandalo e la discussione nati dalla proposta avanzata dal Pd di Treviglio perché venisse consentito a neogenitori e donne in gravidanza a rischio di partecipare da remoto ai consigli comunali, ora arriva anche la sollecitazione della consigliera di Parità della provincia di Bergamo, Miriam Campana.
La sua richiesta è ancora più inclusiva ed è stata inoltrata a tutti i sindaci e le sindache del territorio, nonché assessore e assessori, consigliere e consiglieri, segretari comunali della provincia di Bergamo.
L'invito a rivedere il regolamento
Scrive: «In occasione della Giornata internazionale della donna e al fine di promuovere presso le amministrazioni locali una maggiore consapevolezza delle esigenze di attuazione dei principi di pari opportunità e non discriminazione, vi invito, ove non già previsto, a rivedere i vostri regolamenti che normano il funzionamento del consiglio comunale e degli altri organi collegiali, prevedendo la modalità di svolgimento da remoto delle sedute degli stessi».
«Maternità, paternità, disabilità»

Spiega: «In applicazione dei principi delle pari opportunità, ritengo infatti essenziale che le consigliere e i consiglieri comunali che abbiano esigenze connesse alla situazione familiare di maternità, paternità o disabilità possano esercitare il proprio ruolo di rappresentanti dell’Ente a essi attribuite senza ostacoli, in attuazione del principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione».
Un'attenzione particolare a donne in gravidanza
Una menzione speciale poi viene fatta in relazione alle donne incinte: «In particolare appare necessario tutelare la donna sin dalla gravidanza, qualora le condizioni della stessa richiedano attenzioni che possano preservarne la salute fisica e psicologica»