Contenzioso per i terreni della Fiera, il Comune rischia di dovere pagare altri 10 milioni

Accantonati nel "fondo contenzioso" per la Fiera di Bergamo altri 10,2 milioni di euro: il documento che attesta la manovra verrà discusso lunedì 17 luglio, ma il perché di questa decisione è già noto. Palazzo Frizzoni, infatti, teme che possano arrivare sentenze negative dal contenzioso con le famiglie a cui furono espropriati i terreni nel 2002, il che significherebbe spese in più da sostenere.

Il contenzioso per i terreni espropriati

I dettagli della vicenda sono riportati oggi (venerdì 14 luglio) dal Corriere Bergamo: il fondo è passato dai 9,2 milioni di prima ai 19,5 di adesso perché c'è la possibilità - come spiegato nella commissione consiliare di inizio settimana dal vicesindaco Sergio Gandi - che i verdetti dei giudici siano sfavorevoli al Comune, che dovrebbe quindi risarcire gli eredi con somme significative.

La questione non riguarda l'operazione immobiliare del Parcofiera, che comunque non è mai partita, bensì il contenzioso che si trascina da vent'anni tra il demanio e gli eredi degli Agliardi-Coffari, in origine proprietari dei terreni che furono oggetto di esproprio da parte dell'Amministrazione Veneziani, per costruire il futuro polo fieristico.

La questione in Corte d'Appello

Nel 2015, la Corte d'Appello di Brescia aveva condannato il Comune al pagamento di 6 milioni e 175 mila euro, cifra versata con delibera di debito fuori bilancio, al tempo, a Cassa Depositi e Prestiti. I parenti degli ex proprietari, però, insoddisfatti della somma avevano fatto ricorso in Cassazione. Risultato: sentenza annullata e rinvio alla Corte d'Appello.

Lo scorso febbraio sembrerebbe essersi chiusa la questione con i Coffari, con una sentenza che stabilisce il versamento da parte di Palazzo Frizzoni di 1,6 milioni di euro. Anche in questo caso, debito fuori bilancio da finanziare con l'avanzo disponibile.

Più complicata, invece, la vicenda giudiziaria con gli Agliardi. Nel 2015, si era ipotizzato che i loro terreni valessero sui 18 milioni di euro. Se appurata questa versione, l'Amministrazione dovrebbe versare loro altri 10,2 milioni di euro, che è proprio la cifra messa da parte di recente nel fondo contenzioso. In caso di sentenza a vantaggio della controparte, il Comune potrebbe anche decidere di sostenere ulteriori spese per ricorrere in Cassazione, ma dipenderà dall'eventuale risarcimento stabilito dai giudici.