Contropiede

Corsie dinamiche a Pontesecco? Via libera da Roma, ma ora il Comune di Bergamo ci ripensa…

Il Ministero, dopo due anni, ha detto che non serve la sua autorizzazione. Quindi si fanno? Per ora no, costano troppo

Corsie dinamiche a Pontesecco? Via libera da Roma, ma ora il Comune di Bergamo ci ripensa…

La prima, vera settimana con le scuole riaperte s’è tradotta in traffico intenso su praticamente tutte le principali strade di ingresso e di uscita da Bergamo. Con il caos acuito dai tanti cantieri aperti. Primo fra tutti, quello al ponte ferroviario di via San Bernardino: la chiusura della strada in entrambi i sensi di marcia ha “ingolfato” la gran parte delle strade del circondario (via Autostrada, Moroni, dei Caniana, Spino, Ruspini, Carnovali…).

Solo la presenza della polizia locale ha permesso di gestire le cose, mentre il Comune tiene alta l’attenzione: nei prossimi giorni, dovessero evidenziarsi ulteriori problematiche, potrebbe rimettere mano alla viabilità.

Un altro cantiere, seppur di dimensioni molto più ridotte, che ha creato problemi al traffico è quello che ha comportato la temporanea chiusura di via Madonna della Neve per chi proviene da via Borgo Palazzo, un breve tratto di strada a senso unico spesso utilizzato dagli automobilisti per evitare di finire incolonnati all’incrocio del Pam (con via Camozzi e Frizzoni). Conseguenza: la lunga coda, in alcune fasce orarie mattutine, è arrivata addirittura fino a piazza Sant’Anna.

E poi c’è Pontesecco. Che è tutta un’altra storia, visto che qui non sono in corso lavori che impattano sulla viabilità. Le code lungo via Ruggeri da Stabello e via Baioni non sono mancate, a riconferma di come l’intervento della precedente Amministrazione, con la realizzazione della doppia rotatoria (un investimento da oltre tre milioni di euro), non abbia risolto il cronico problema di traffico.

La posa dei birilli (che al Comune costa 65 mila euro l’anno) per “aggiustare” le corsie – aumentandole, la mattina, in entrata alla città e, la sera, in uscita – aiuta, ma è un palliativo: non è pensabile che questa modalità diventi permanente. Allo stesso tempo, immaginare un nuovo, importante intervento sul “disegno” della strada è da escludere, visto l’investimento compiuto due anni fa.

Proprio a fronte di queste evidenze, tra fine 2023 e inizio 2024 (dunque quando c’era ancora Giorgio Gori alla guida di Palazzo Frizzoni) il Comune aveva avanzato l’idea delle cosiddette corsie dinamiche: pannelli luminosi che, a seconda dei momenti, indicano quali corsie sono aperte e quali chiuse. Insomma, una sorta di automatizzazione del lavoro attualmente svolto dai birilli.

Sin da subito, però, era stato detto che per poter procedere a questo ulteriore investimento, stimato in circa seicentomila euro, sarebbe servita un’autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit).

La tanto attesa risposta da Roma è finalmente arrivata nei giorni scorsi. E ha spiazzato un po’ tutti. Il Mit, infatti, ha detto che (…)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 25 settembre, o in edizione digitale QUI