Covid, crescono i ricoverati. Il Papa Giovanni XXIII dimezza l'attività operatoria
Rimarranno comunque garantite le operazioni urgenti e quelle riguardanti i malati oncologici
Con i ricoveri in aumento (anche se non così repentino grazie all’effetto dei vaccini) il potenziamento dell’analisi dei tamponi e, soprattutto, la corsa alle vaccinazioni, gli ospedali bergamaschi tornano a limitare la propria attività ordinaria per affrontare il Covid.
Come riporta L’Eco di Bergamo, l’ospedale Papa Giovanni XXIII dimezzerà a partire da lunedì prossimo (3 gennaio) le sedute in sala operatoria per gli interventi chirurgici di ortopedia, otorinolaringoiatria, neurochirurgia, chirurgia maxillo-facciale e oculistica. Rimarranno comunque garantite le operazioni urgenti e quelle riguardanti i malati oncologici.
Proprio ieri Regione Lombardia ha chiesto al Papa Giovanni di ampliare non soltanto i posti letto disponibili in area medica, che saranno aumentati fino a 64, ma anche le postazioni per le terapie intensive Covid, che arriveranno a 16 in tutto. L’ospedale, inoltre, sta utilizzando anche altri tre box aggiuntivi di terapia intensiva, usati normalmente per le emergenze, visto che nel complesso sono ricoverati in rianimazione 18 malati Covid. In tutto l’ospedale, invece, ci sono un’ottantina di pazienti contagiati dal virus.
Negli ospedali dell’Asst Bergamo Est per ora non ci sono stati tagli alle attività ambulatoriali o agli interventi differibili. Tuttavia verrà probabilmente aperta una riflessione in merito nei prossimi giorni. L’Asst Bergamo Ovest ha messo a disposizione 30 posti letto, che possono crescere fino a 40 qualora arrivassero indicazioni dalla Regione.