Un po' di chiarezza

Cuccioli sequestrati a Trescore: tanti li vogliono adottare, ma non è semplice

Ats ha affidato gli animali ai canili di Colzate e Seriate, ma fino alla fine del processo sono in affidamento giudiziale

Cuccioli sequestrati a Trescore: tanti li vogliono adottare, ma non è semplice
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di Andrea Rossetti

«Abbiamo ricevuto tantissime telefonate! Il fatto è che, in realtà, questi cagnolini non si possono ancora effettivamente adottare...». A rispondere è una gentile volontaria del canile di Colzate, gestito dall’Associazione “Diamoci la Zampa”.

Si tratta di una delle due strutture a cui il Dipartimento Veterinario di Ats Bergamo ha affidato la cura di parte dei cani che sono stati sequestrati in un’azienda agricola di Trescore lo scorso 20 ottobre. Molti sono cuccioli, quasi tutti barboncini, ma anche maltesi, pastori australiani e bassotti - ma nessuno è dotato di certificato genealogico ufficiale (pedigree) -, e arrivano dal “mercato nero” dell’Est Europa, sebbene gli arrestati li spacciassero per nati in Italia.

Ritrovati non vaccinati, non sverminati e senza microchip, è stata Ats a prendersi cura di loro nel canile sanitario di Verdello. L’11 novembre, il Tribunale del Riesame ha respinto il ricorso contro il sequestro presentato dai difensori degli arrestati e dunque è stato avviato l’iter che consente il loro affidamento giudiziario.

«Perché si possa procedere a regolare adozione - spiega la volontaria del canile di Colzate - bisogna attendere la fine del processo. Che, purtroppo, non sappiamo quando avverrà. Per ora gli animali ci sono stati affidati: noi, come associazione, siamo totalmente responsabili della loro salute. Chi volesse, però, può prenderli in affido, ma prima deve firmare un documento in cui prende visione del fatto che, comunque, tutto resta ancora pendente. È una situazione delicata, perché l’affido non consente di vaccinare o microchippare gli animali. Speriamo che si risolva presto...».

Oltre alla struttura di Colzate, altri cani sono stati affidati invece al “Rifugio del Cane” di Seriate. Ovviamente, anche in questo caso la procedura è la stessa: non si può parlare di reale adozione (sebbene il comunicato diffuso da Ats il 24 novembre parlasse esplicitamente di «richieste di adozione»), ma solo di affidamento.

È per questo che molte persone che si sono subito fatte avanti con il desiderio di adottare gli animali sono stati respinti. Un lettore, nella giornata di sabato 26 novembre, ci ha scritto lamentandosi del fatto che (...)

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