la svolta?

Da settembre sette nuovi esaminatori saranno in servizio alla Motorizzazione di Bergamo

L'annuncio dei parlamentari della Lega Belotti e Pergreffi. I nuovi esaminatori garantiranno una media di circa 2.200 esami ogni mese

Da settembre sette nuovi esaminatori saranno in servizio alla Motorizzazione di Bergamo
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Andare in Motorizzazione per ottenere la patente di guida era un incubo già prima dello stop legato all’emergenza Covid. Fortunatamente però, almeno per quel che riguarda Bergamo, da settembre saranno operativi sette nuovi esaminatori che potranno garantire circa 2.200 esami ogni mese, rispetto al migliaio attuale. A darne notizia oggi, martedì 1 giugno, sono stati i parlamentari della Lega Simona Pergreffi e Daniele Belotti, da mesi in pressing per risolvere questa criticità.

«L’arrivo dei nuovi esaminatori è una delle soluzioni messe in campo per arginare le 10 mila pratiche arretrate - spiegano i parlamentari leghisti -. Sono un importante rinforzo che deriva da una delle iniziative speciali proposte; in questo caso si è potuto attingere dalle graduatorie dei bandi di assunzione dei comuni».

Pergreffi e Belotti hanno incontrato in mattinata il nuovo direttore della Motorizzazione civile bergamasca, Vincenzo Valenti, cui hanno illustrato le lamentele e le segnalazioni raccolte tra le scuole guida della provincia, ma anche tra gli utenti, tra le agenzie di pratiche automobilistiche e tra le aziende di autotrasporto.

«I pesanti disagi delle scuole guida e degli esaminandi - ribadiscono Pergreffi e Belotti - ci portano nuovamente a chiedere al Ministero e alla Motorizzazione generale di rinforzare gli organici della sede bergamasca. Ad oggi la media dei posti riservati agli esami è di appena circa il 14% rispetto alle richieste di ogni scuola guida; una situazione che sta mettendo in grave difficoltà economica e organizzativa le autoscuole».

Pergreffi e Belotti sono anche pronti a chiedere, in sede parlamentare, un’ulteriore proroga a migliaia di fogli rosa in scadenza con la fine dello stato di emergenza il prossimo 31 luglio. «Non è accettabile che per i ritardi della pubblica amministrazione – concludono – i cittadini debbano dover pagare due volte la stessa tassa, in questo caso pari a 40 euro di bollettino».

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