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Dal 19 luglio a Seriate arrivano due nuovi medici di base (e chiude la guardia medica)

Era stato attivato un servizio di continuità assistenziale diurna per garantire l’assistenza, ma le polemiche non erano mancate

Dal 19 luglio a Seriate arrivano due nuovi medici di base (e chiude la guardia medica)
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di Federico Rota

Buone notizie per i residenti a Seriate: a partire dal 19 luglio si insedieranno in città due nuovi medici titolari, che prenderanno il posto di altrettanti camici bianchi andati in pensione nel corso dell’ultimo periodo. Tra poco più di un mese, quindi, terminerà il servizio di continuità assistenziale diurna all’interno dell’ambulatorio della società Sanitas, in via Paderno, attivato per garantire comunque l’assistenza medica.

La notizia ha però risvolti positivi anche per gli abitanti di Grassobbio. Questo perché anch’essi, dipendendo dallo stesso Ambito (Seriate-Grassobbio, ndr), hanno dovuto fare i conti fino ad oggi con la mancanza di un medico di base sul territorio dopo che il loro aveva terminato il servizio.

Ma proprio grazie all’arrivo dei due nuovi camici bianchi a Seriate, il servizio di Continuità assistenziale diurna, dal 20 luglio, sarà trasferito in un locale già attrezzato per le visite che il Comune di Grassobbio ha messo a disposizione dell’Agenzia di tutela della salute.

Nel frattempo l’Ats di Bergamo ha pubblicato un nuovo bando a livello regionale per l’assunzione di un medico, contando così di coprire anche il terzo posto vacante. Ai nuovi medici titolari potranno comunque fare riferimento, indifferentemente, sia gli assistiti di Seriate sia quelli di Grassobbio.

«Siamo consapevoli che la situazione sia molto pesante – commenta il direttore generale dell’Ats Massimo Giupponi -. Su 105 Ambiti carenti segnalati in Regione, riferiti alla Provincia di Bergamo, soltanto 28 sono stati coperti. Per gli altri stiamo facendo il massimo per riuscire a reclutare nuovi medici».

L’antefatto polemico

La postazione di Continuità assistenziale diurna è attiva dal 31 maggio scorso, in tutti i giorni feriali grazie alla presenza di tre dottori delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, che a rotazione garantiscono lo svolgimento delle visite in sede, le prescrizioni di esami o farmaci, le visite domiciliari e la reperibilità telefonica per gli assistiti dei medici che hanno smesso di lavorare. All’ambulatorio si accede però su prenotazione e soltanto in determinati orari.

La carenza di medici di famiglia in servizio nella Bergamasca non è certo una problematica le cui responsabilità dipendono dall’Ats. Tuttavia non pochi pazienti dei medici seriatesi andati in pensione erano rimasti con l’amaro in bocca per le modalità con cui l’Agenzia di tutela della salute aveva comunicato alle famiglie che, non essendo stato possibile incaricare nessun altro, era stata attivata la postazione di Continuità assistenziale diurna.

Una notizia arrivata tramite una lettera, che tra l’altro non era stata ricevuta da tutti i potenziali pazienti. «Alla mia famiglia non è mai stata consegnata alcuna comunicazione – ci aveva raccontato la scorsa settimana un nostro lettore -. L’Ats ci aveva anche rassicurato, dicendoci di non richiedere un nuovo medico perché ne avrebbe nominato uno definitivo. Ora invece, collegandomi al fascicolo sanitario personale, trovo che la funzione di sostituzione del medico è bloccata».

Una situazione ormai in via di risoluzione, visto che a breve entreranno pienamente in servizio i due nuovi camici bianchi.

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