Anche i Legnanesi non ci stanno: critiche alla demolizione del PalaCreberg
Nella serata del 27 marzo, a conclusione dello spettacolo al Donizetti, "la Teresa" ha espresso non troppo velatamente il proprio disappunto
Dal palco del Teatro Donizetti, la famosa compagnia di teatro dialettale de I Legnanesi ha espresso il proprio rammarico per la demolizione del Palacreberg. Mercoledì 27 marzo il gruppo ha portato a Bergamo il proprio spettacolo 7°... non rubare.
Quando il trio era ancora sul palco, Antonio Provasio, ovvero "la Teresa", ha preso in mano il microfono e tra i ringraziamenti ha anche tirato una battuta non troppo velatamente critica nei confronti della scelta del comune. Il tutto, proprio in occasione della Giornata nazionale del Teatro e del Dialetto.
La spiegazione
A riportare la notizia è la testata online BergamoNews, che ha intervistato nel merito Provasio. «La mia battuta, che ha strappato un grande applauso, è stata fatta a spettacolo finito ed era volta, in toni comunque molto contenuti, a raccontare il nostro rammarico di non poter più avere a disposizione il PalaCreberg per consentire a 1500 cittadini alla volta di venire a vedere il nostro spettacolo – ha spiegato "la Teresa" -. Un peccato perdere un teatro perfetto in cambio di nulla di simile. L'anno scorso abbiamo portato in scena il nostro spettacolo replicandolo 11 volte e nel passato abbiamo addirittura battuto ogni record con tredici date, salendo sul palcoscenico di fronte a oltre 19mila spettatori. Quest'anno solo tremila hanno avuto l’opportunità di venire a vedere il nostro spettacolo e di farlo nella loro città».
Il commento di Pezzotta
Visualizza questo post su Instagram
Il candidato sindaco del centrodestra, Andrea Pezzotta, ha colto l'occasione delle critiche della famosa compagnia teatrale per attaccare l'amministrazione sulle scelte e sulla gestione del Palacreberg. In un video dal proprio profilo Instagram ha dichiarato: «Evidentemente la programmazione artistica del Palacreberg non era apprezzata dall'intellighenzia della sinistra radial chic della nostra città. Ecco una ragione in più per cambiare finalmente aria».
Questa amministrazione si è vantata dell'anno della capitale della cultura, non Bergamasca, costruendo fesserie su Sentierone, escludendo i Bergamaschi, trasformando lsa nostra città in luna park solo per turisti. Noi cittadini non abbiamo visto nulla, a meno di infilarci nella bolgia infernale del centro, dove non si può arrivare, per vedere stranieri coi loro cibi (tsch) o cantanti strani, ma niente di Bergamasco, neppure nella nostra lingua. Poi hanno pensato bene, in nome della cultura, di demolire un teatro e il palazzetto dello sport senza dare alcuna alternativa ne ai cittadini ne alle società sportive. Grande lungimiranza della sinistra che parla sempre di cultura, credendo di esserne la proprietaria esclusiva. Io non sono andato a vedere i Legnanesi per la prima volta, perchè non c'era posto e comunque dover venire in centro a Bergamo a mezzanotte in autobus o a piedi.... no grazie. Avevamo un bellissimo teatro capiente, in luogo facilmente raggiungibile, ma si è preferito regalare ai privati di Chorus Life la cultura e lo sport con pochi posti, solo per VIP ed Elite BG. Uno schifo. Questa amministrazione ha distrutto la vitas dei Bergamaschi non VIP, in tutto ciò che ha fatto, da quanto detto, alle strade, alle zone 30, ai rondò di Valtesse, ecc.